Parliamo di La porta dell'Infinito (Gateway), considerato uno dei capolavori di quel grande "giovane" vecchio della fantascienza che era Frederik Pohl, scomparso lo scorso 2013 a novantatré anni mentre era ancora in piena attività. Il libro, apparso inizialmente nel 1977 a puntate sulla rivista Galaxy, fruttò a Pohl i premi Hugo, Nebula e Campbell, ed è appena stato proposto in ristampa da Fanucci. Ora, ed è notizia di questi giorni, potrebbe approdare sugli schermi televisivi. Infatti è ufficiale l'acquisizione dei diritti di trasposizione da parte di Dino De Laurentiis Company (Dune) in collaborazione con Entertainment One (network che ha già prodotto The Walking Dead, Sanctuary, Primeval: New World, Haven), con l'intenzione di realizzarne una serie tv.
La trama del romanzo è nota. Durante l'esplorazione di Venere gli esseri umani incappano in Gateway, un asteroide cavo pieno di navi spaziali abbandonate dagli Heechee, un'antichissima razza aliena estinta. Gli uomini scoprono che ogni nave ha una rotta preimpostata verso una località ignota, con durata del viaggio sconosciuta e successivo ritorno automatico. L'esplorazione spaziale diventa così una scommessa, con astronauti volontari che attirati dal miraggio di guadagni favolosi si imbarcano in missioni spesso dall'esito mortale. Uno dei superstiti, Robinette Broadhead, racconta allo psicologo software von Shrink la propria esperienza di sopravvissuto all'orizzonte degli eventi di un buco nero, con il rimorso per aver lasciato indietro i compagni.
Con quel romanzo, ancora modernissimo per stile e linguaggio, Pohl infranse tutti i canoni della space opera, mostrandone il lato sporco e disperato e dimostrando di avere fatto propria la lezione di James G. Ballard sullo spazio interiore come autentica nuova frontiera. Alla DeLaurentiis erano anni che inseguivano i diritti di un romanzo considerato giustamente un cardine della fantascienza, e l'accordo con eOne garantirà la distribuzione della serie a livello mondiale. "La televisione ci offre la possibilità di esplorare il ricco mondo del romanzo e la complessità dei suoi personaggi" ha dichiarato Martha De Laurentiis, attuale presidente della società, mentre il producer Lorenzo De Maio ha aggiunto: "Si tratta di un'assoluta, disperata scommessa con una posta in gioco molto alta, quella che attrae i disperati verso i luoghi di confine".
Ora le due società sono alla ricerca di uno sceneggiatore per l'episodio pilota, mentre sarebbero diversi gli showrunner già contattati per la produzione esecutiva, anche se di nomi per ora non ne sono usciti. E tenendo conto che Gateway fu solo il primo di una saga comprendente sei romanzi, l'ultimo dei quali uscito nel 2004, si può ben comprendere che di materiale per una serial tv ce n'è più che a sufficienza. Resta da vedere se sarà possibile replicare sul piccolo schermo la complessa struttura di quel libro e la sua profondità psicologica, che dimostrarono come l'esplorazione spaziale possa essere veramente una scommessa con l'infinito.
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