Quando si pensa ai corti inseriti prima dell'inizio di un film, il primo pensiero va ai geniali piccoli film della Pixar, diventati un appuntamento imperdibile. Ma forse non tutti sanno che la pratica è stata applicata anche in passato e uno degli esempi più famosi è Black Angel, fortemente voluto da George Lucas perché venisse proiettato prima di L'impero colpisce ancora.
Tutto comincia nel 1979, dopo la fine della produzione di L'impero colpisce ancora: la neonata saga viveva ancora del successo e delle critiche positive relative a Una nuova speranza, ma Lucas non era affatto soddisfatto del corto che aveva anticipato il film. Infatti secondo il superproduttore creava ostilità negli spettatori e per questo motivo ordinò alla Fox di crearne uno che si adattasse al tono del secondo capitolo.
All'epoca lo scenografo Roger Christian era un membro molto apprezzato della famiglia Star Wars e si era guadagnato l'accesso alla cerchia ristretta dei collaboratori di Lucas dopo essere stato ampiamente in grado di gestire il budget ridicolo a disposizione per Una nuova speranza, ovvero 4 milioni di dollari degli 11 stanziati per il film. Il risultato fu che gli affidò la regia del nuovo corto, da realizzare con 50 mila dollari e per la durata di 25 minuti.
Christian aveva appena finito di lavorare su Alien e Brian di Nazareth e aveva coltivato il desiderio di passare alla regia, motivo per cui tornò alla scuola del cinema per poi scrivere la sceneggiatura che raccontava una storia particolare: un cavaliere di ritorno dalle crociate che si ritrova trasportato in un mondo fantasy, dove deve salvare una principessa da un "Angelo Nero".
In origine, per meglio prepararsi al ruolo della sua vita, Christian volle essere una vera e propria ombra di Ridley Scott mentre lavorava alla post-produzione di Alien, fino al giorno in cui ebbe l'occasione d'oro: il capo della Fox di Londra, Sandy Lieberson, gli chiese cosa stesse facendo lì, lui gli spiegò la sua ambizione, raccontadogli la trama del suo script.
In pochi giorni Lieberson lesse la sceneggiatura, la inviò a Lucas e arrivò l'autorizzazione a realizzare il corto, a due condizioni: Lucas sarebbe stato il primo a vedere il montaggio finale e la produzione non doveva interferire col processo creativo.
Christian ebbe a disposizione una crew di undici persone, un pulmino della Volkswagen degno di Lost e la campagna scozzese. Dovette inoltre utilizzare un processo di post-produzione atto a rallentare (e quindi allungare) le scene, chiamato step-printing, che in pratica consisteva nel replicare più volte lo stesso fotogramma, perché il girato non raggiungeva i 25 minuti richiesti.
Ma Lucas ne fu entusiasta, al punto di mostrarlo a un suo amico, un certo Steven Spielberg, che lo definì "il film più enigmatico che abbia mai visto".
Black Angel venne proiettato prima del film in Europa e Australia, ma poco tempo dopo, tutte le copie scomparvero. La principale spiegazione fu la chiusura causa fallimenti dei Boss Film Studios, dove venivano conservate e da dove vennero buttate quando la società chiuse i battenti. Nemmeno la Lucasfilm aveva idea di dove fossero i loro negativi. E l'aspirante regista pensò che la sua opera prima fosse persa per sempre.
Almeno fino al dicembre 2011, quando ricevette una telefonata da un archivista della Universal: "Beh, ho un negativo".
E chi se non proprio la Pixar poteva chiudere il cerchio? L'ex scenografo ricevette una telefonata da David Tanaka, responsabile degli effetti visivi della compagnia, il quale insieme a Brice Parker della Athena Studios, voleva rimasterizzare il corto per poi proiettarlo al Mill Valley Film Festival e al Glasgow Film Festival.
Christian non ha mai capito come un film interamente prodotto dalla Fox fosse finito in un magazzino della Universal, ma ora sta lavorando affinché possa ricevere una più ampia diffusione, via Netflix o su Dvd, magari accompagnato alle prossime (inevitabili) versione blu-ray di L'impero colpisce ancora. O magari, vista la moda imperante, verrà realizzato un reboot, in 3D, con attori più giovani.
Vi lasciamo con due clip ufficiali e un ultimo aneddoto: Christian è diventato a tutti gli effetti un regista, ma il suo film più noto (o famigerato, fate voi) è Battlefield Earth.
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