Il 13 dicembre 2013 era cominciato un periodo buio per Haven: da una parte, per quanto riguarda il mondo di finzione, gli autori hanno svelato (parte) del misteri dei cosiddetti troubled, le persone afflitte da una sorta di maledizione in grado di donare loro poteri devastanti e soprattutto non richiesti; dall'altra, spostandosi sul piano della realtà, l'emittente Syfy non comunicava alcuna notizia sul futuro della serie, la cui quarta stagione si concludeva con un cliffhanger che avrebbe potuto scatenare una rivolta se destinato a rimanere irrisolto. Poi arrivava Helix e la rete sembrava impegnata a promuovere la nuova creazione di Ron Moore, il che non deponeva a favore di un ritorno nella poco piacevole cittadina del Maine.
Le cose sono cambiate, per fortuna in meglio, il 28 gennaio, quando Tvbythenumbers riportava il comunicato ufficiale dell'emittente, in cui si annuncia il rinnovo di Haven per ben 26 episodi, in pratica due stagioni da 13 puntate ognuna. L'inizio della quinta stagione è previsto in un punto imprecisato del settembre di quest'anno, la sesta si suppone nello stesso periodo del 2015.
A tutti gli effetti Haven ha sempre avuto rating più che accettabili per una rete piccola come Syfy, con una media di 2,3 milioni di spettatori totali a settimana e 1,1 milioni nella fascia 25-54 anni, un risultato costante malgrado la serie sia inserita nella famigerata deathslot del venerdì sera alle dieci, dimostrando, insieme a Grimm, che il pubblico del venerdì esiste se vengono proposte storie interessanti da seguire.
Ovviamente, non è escluso che questo rinnovo sia uno specchio di quanto avvenuto con Eureka in passato, rinnovata per 18 episodi il cui destino finì per essere quello di chiudere la storia. Va detto che Haven è una serie molto meno costosa di Eureka o Warehouse 13, in cui gli effetti speciali hanno un ruolo decisamente minore e i misteri rappresentano il fascino maggiore dell'arco narrativo principale.
Che si tratti di una grande iniezione di fiducia da parte di Syfy per il futuro del telefilm o del suo slancio finale, possiamo quantomeno tirare un sospiro di sollievo: gli autori hanno tutto il tempo per chiudere degnamente la storyline, senza rischiare cliffhanger lasciati in sospeso per sempre, come fin troppo spesso accade nel mondo dei telefilm americani.
Sarà una lunga attesa, ma non vediamo l'ora di scoprire quali sono i piani della vera Audrey Parker.
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