In concomitanza con la mostra Il Mito: da Guerre Stellari a Star Wars, allestita presso Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano fino al 7 febbraio 2014, venerdì 31 gennaio 2014 alle ore 19.00 verrà presentato, per la prima volta a Milano, il cortometraggio Eu-daymonia, realizzato dalla giornalista e filmmaker Rita Rocca, vincitore del Premio Speciale della Giuria del Suricata Film Festival (12-14 settembre 2013) e Selezionato al Trieste Science+Fiction Festival, Spazio Corto – Sezione Italia (31 ottobre - 3 novembre 2013). Al termine della proiezione Giuseppe Lippi (giornalista, scrittore e curatore della collana Urania) incontrerà la regista e il cast degli attori. Nel corso della giornata presso la sala Hollywood del museo sarà allestita una mostra fotografica che racconta la lavorazione del film.
Il film
Abolite le divisioni tra nazioni, sono stati cancellati dalla memoria i conflitti politici, ideologici e religiosi. L'equilibrio politico del mondo viene controllato da Eu-daymonia, il database della felicità. Attraverso un microchip sottocutaneo, nella mente di Grace-X-27, ragazza dalla vita più che normale, verranno innestati i ricordi "scomodi" censurati dal server e lei si trasformerà in un'altra persona. Riuscirà X-27 a sfidare il sistema... o il Sorvegliante della memoria V-2 avrà ancora la meglio? E se il futuro fosse già qui?
Per Giuseppe Lippi Eu-daymonia è un film di ammonimento non tanto sul futuro ma sul mondo attuale in cui tanti, troppi di noi si compiacciono di affidare vite e pensieri (per non parlare del gusto) a mezzi elettronici tanto faticosi nell'uso quanto spersonalizzanti nel diaframma che pongono con la realtà. (…) Immagini levigate, molto curate, (…) disturbanti, alcune; necessariamente asettiche altre, ma tutte centrate intorno a un unico tema, lo strazio di una donna abilmente manipolata dai creatori di sentimenti (o di vuoto spinto) del presente elettronico. Rita Rocca è una giornalista-filmmaker da tenere d'occhio per le sorprese che potrà riservarci in avvenire."
Italo Moscati (scrittore e critico cinematografico) ha definito il film: "un'operazione intelligente - quella che un tempo si chiamava la prova d'autore - e ha il merito di soffermarsi su una grande tematica - cosa noi siamo e cosa diventeremo in un’epoca dove ci vogliono portare via il cervello".
Per Diego Cugia (scrittore e autore radio-tv) Eu-daymonia ha il pregio assoluto di sovrapporsi alle tue memorie, moltiplicando emozioni, sensazioni, paure, speranze di una rivolta e innumerevoli sconfitte, perché un futuro così ci sgomenta, quasi quanto la shoah, poi improvvisamente dubiti che sia accaduto o che stia per accadere, e temi che sia già qui, in questo piccolo rigonfiamento sottocutaneo all'avambraccio, che durante la proiezione del film ha improvvisamente iniziato a pulsare."
La regista
Rita Rocca, da giornalista televisiva, per la prima volta si avvicina alla scrittura e alla regia di una fiction. L’idea parte dalla sua esperienza professionale nel mondo della comunicazione e dall'esigenza di superare i codici e le barriere imposte dai media ufficiali. Il desiderio di cercare un linguaggio visuale che sconfini nella fiction ma che rimanga saldamente ancorato all'analisi della realtà che ci circonda. Il film tocca tematiche inquietanti - controllo totale di stampo orwelliano, Nuovo Ordine Mondiale, micro-chip sottocutaneo - in una trama densa che a tratti sembra avvicinarsi alla narrativa di Philip Dick. Eu-daymonia nasce come un'autoproduzione della regista e diventa a poco a poco un progetto collettivo, costruito con passione da un gruppo di "amici-professionisti" che hanno contribuito al risultato finale ognuno con la propria esperienza.
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