Descrivendo la scomparsa di un suo amico qualche anno prima, nella sua biografia, Asimov tracciava il
Le ultimissime parole di Fondazione Anno Zero, quella della voce dell’Enciclopedia Galattica, sembra siano state scritte dalla moglie Janet Jeppson: “Qualcuno disse che Hari Seldon lasciò questa vita proprio come l’aveva vissute, perché morì con il futuro che aveva creato completamente schiusa intorno a sé…”. Gli erano state suggerite comunque dal marito, che aveva tratteggiato con accuratezza la morte di Seldon, di quel personaggio che aveva assunto le fattezza di un suo ego ideale. Chiudendo l’autobiografia del marito, Janet riportava le parole chiare e precise di Asimov sull’argomento: “Non mi sento di auto-commiserarmi perché non potrò vedere nessuno dei possibili futuri. Come Hari Seldon, posso guardare al mio lavoro tutto intorno a me e ne sono confortato. So di aver studiato, immaginato e scritto molti possibili futuri… è come se li avessi vissuti”.
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