Mondadori è riuscita a mettersi in pari con l'edizione originale di Year's Best SF, l'antologia che raccoglie il meglio della narrativa breve fantascientifica. Con il solo incomprimibile ritardo dei tempi di traduzione, Millemondi offre a lettori del Bel Paese lo stesso succulento piatto assaggiato dagli anglofoni pochi mesi prima.
Il futuro di vetro, diciottesimo numero dell'antologia curata da David Hartwell, raccoglie racconti apparsi nel corso del 2012, su carta o in rete, e indica quali tendenze siano in opera nel campo della fantascienza. A sorpresa Kathryn Cramer non è della partita, dopo aver collaborato a ben undici edizioni a partire dal 2002. C'è da sperare che la sua rinuncia sia dovuta ai troppi impegni come scrittrice e proprietaria di una libreria nel mezzo dei monti Adirondac.
In ogni caso il livello delle storie resta elevato. Autori più o meno sconosciuti o famosi hanno farcito il volume di storie intriganti. Da citare Vecchia vernice (Old paint) di Megan Lindholm, poetica storia su un'auto molto particolare, l'attualissimo Giornata perfetta (Perfect day) di C.S. Friedman e Preghiera (Prayer) di Robert Reed, amaro e sorprendente come al solito. Il futuro di vetro ci suggerisce che la fantascienza come genere è ancora vitale ed è capace di regalare emozioni
Il curatore
David G. Hartwell è nato nel 1941 e cura da tempo la collezione in cui presenta i migliori racconti e romanzi brevi dell'anno.
La quarta di copertina
Arrivata alla maggiore età, la serie antologica di David G. Hartwell continua a raccogliere il meglio del racconto fantascientifico senza cedimenti e senza compromessi. In questo volume, ventotto racconti di autrici e autori come Pat Cadigan, Kathleen Ann Goonan, Linda Nagata, Catherine H. Shaffer, Gregory Benford, Paul McAuley, Lewis Shiner, Michael Swanwick e Bruce Sterling offrono un campionario a 360° della miglior fantascienza dell’anno e fanno il punto sulla salute del genere. C'è un’avventura di Holmes Sherlock, un vero e proprio "Mistero hwarhath" impostato da Eleanor Arnason; c'è la storia degli spiriti di Natale (se poi saranno spiriti) di Paul Cornell; c'è un’Elettrica avventura di Sean McMullen e la Sinfonia della Struttura Sigma di Gregory Benford. Secondo Paul McAuley L’Antartide comincia qui, proprio in mezzo a noi, mentre Michael Swanwick ha la terrificante visione della Donna che scosse l’albero del mondo. Visioni provocanti ma sempre originali, all'insegna della Year’s Best SF.
AA.VV., Il futuro di vetro (Year’s Best SF 18, 2013), a cura di David G. HartwellTraduzione Marcello Jatosti e Annarita Guarnieri, Mondadori, Urania Millemondi 66, pagg. 490, euro 7,50
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