Omaggi e citazioni tra autori e per altri autori non sono certo una novità; fin da quando si scrive si gioca a citare e, in qualche caso, imitare, o più semplicemente a farsi ispirare da opere più o meno famose che colpiscono per ciò che riescono a evocare. In questo caso parliamo Peace in Amber, racconto in formato elettronico che verrà pubblicato sul sito di Amazon a partire dalla metà del mese di gennaio, e che lo stesso publisher, nell'ambito del programma Kindle Worlds relativo al self publishing, ha praticamente commissionato a Hugh Howie, già autore della premiata saga Wool. Per l'occasione Howie si è ispirato nientemeno che a quello che viene considerato il capolavoro di un grande come Kurt Vonnegut, vale a dire Mattatoio n. 5.
Howie, americano di trentotto anni, è già di suo un caso letterario visto che è uno dei pochi a essere riuscito a esplodere proprio attraverso l'autopubblicazione. La sua saga denominata Silo, il cui primo volume, appunto, Wool, è appena uscito da noi, è ormai un bestseller mondiale, con un numero imprecisato di copie vendute e già opzionato per una riduzione cinematografica da parte di Ridley Scott. Sul progetto in questione ha scritto Howie sul suo sito ufficiale: "Quando qualcuno del programma Kindle Worlds di Amazon mi ha chiesto se volevo scrivere qualcosa inserito nel mondo di Kurt Vonnegut, ho detto che ci avrei pensato. Sono abbastanza legato al mondo del fan fiction, che ha permesso a tanti fan di scrivere storie legate all'universo del mio Wool, ma non ne avevo mai scritta una di mio. Ho deciso in quel momento che avrei scritto qualcosa relativo all'undici settembre."
Peace in Amber rivisita la storia raccontata da Vonnegut nel suo romanzo del 1966, però dal punto di vista di Montana Wildhack, attrice porno di seconda categoria che si ritrova di colpo imprigionata in una sfera trasparente sul pianeta Trafalmadore, insieme allo sconosciuto Billy Pilgrim, con il quale prima fatica a trovare intesa e poi ne diventa amante, naturalmente sotto lo sguardo attento dei trafalmadoriani. Come è noto, Vonnegut aveva tratto forte ispirazione per il libro del bombardamento della città tedesca di Dresda, avvenuto nel 1944 a opera dell'aviazione americana, e che lo scrittore visse in prima persona. Qualcosa di analogo che è stato vissuto da Howie, almeno a suo dire, dato che si trovava ormeggiato con la sua barca proprio sulle banchine di North Cove, all'ombra delle torri gemelle la mattina dell'11 settembre 2001: "Non ho alcun diritto di proprietà esclusiva su qualsiasi trauma. Ci sono persone che hanno subito di peggio, quel giorno, compreso un mio amico che compare nel racconto."
Insomma, Howie ha colto l'occasione fornitagli dal Kindle Worlds per scrivere di una cosa che gli stava a cuore a proposito di un autore che ammira. Al di là delle motivazioni che spingono a scrivere una storia (per inciso, Amber è il nome della moglie di Howie), e che appartegono alla personalità di ciascun autore, è interessante il fatto che anche un gigante come Amazon, con la sua più che discutibile politica di formato proprietario degli e-book e con la sua noiosa gestione dei diritti di proprietà, sta iniziando a puntare sul mercato dei racconti, che proprio grazie al formato elettronico stanno rivivendo una seconda giovinezza. Certo, sfidare Vonnegut sul suo terreno è impresa ardua: Trafalmadore non è un posto per tutti, proprio come non lo era Dresda che, con tutta la considerazione per l'attentato del 2001, era anch'essa un'altra cosa.
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