Un pezzo per volta prende forma il puzzle della sfida Warner/DC Comics allo strapotere cinematografico (e televisivo) della Marvel. Se televisivamente sappiamo che quattro diverse serie sono in cantiere sulle principali emittenti Usa (che si aggiungono a Flash), cinematograficamente sapevamo che qualcosa bolliva in pentola, ma la major dei fratelli Warner teneva ancora nascoste le sue carte.
Giusto ieri è arrivata la prima conferma da parte di Screencrush: nella sua strategia per costruire la strada che porterà alla Justice League, Warner Bros ha varato la produzione di una serie di film relativamente a basso budget, ovvero un massimo di 40 milioni di dollari l'uno, per allargare la sua fascia di influenza cinematografica.
L'ambizione è ovvia, seguire il filone iniziato dalla Marvel Studios con due film all'anno, che si tratti di Captain America, Thor o i prossimi Guardians of the Galaxy, per lanciare sugli schermi volti nuovi del mondo DC Comics. E qui le cose si fanno interessanti, perché i nomi scelti sono quantomeno eclettici.
Testata nata nel 1959 per poi riprendere forma nel 1987, parte dalla premessa che il governo americano metta insieme una squadra di supercattivi imprigionati nel Belle Reve Penitentiary per affrontare missioni definite suicida, con la promessa di vedere ridotta la pena.
Un aspetto interessante è che tra i membri della squadra figurano nomi come Bronze Tiger, Deadshot e Count Vertigo, visti anche in Arrow (anche se Vertigo potrebbe non essere così disponibile), mentre al comando compare l'agente Amanda Waller, di recente comparsa nella stessa serie. Per Suicide squad esiste anche già una sceneggiatura firmata da Justin Marks, già autore del film Rewind, a base di viaggi nel tempo creati per impedire un attacco terroristico. Nel fumetto l'attuale formazione è anche più interessante: Deadshot, King Shark, El Diablo, Harley Quinn, Iceberg e Captain Boomerang.
Venerabile fumetto della Vertigo, per il cui protagonista la Warner sta corteggiando Joseph Gordon Levitt, ovvero il Robin in incognito di Dark Knight Rises.
Personaggio di cui per alcuni anni si è parlato di una serie tv, il cui vero nome è Michael John Carter e arriva ai giorni nostri dopo un tumultuoso viaggio nel tempo dal 25° secolo. Estremamente egocentrico, diventa ricchissimo e sbruffone, in modo non molto diverso da Tony Stark.
A volte supercattivo a volte antieroe, al momento presente in Arrow ancora come Slade Wilson/Manu Bennett, nasce (come fumetto) nel 1980 e in breve tempo ottiene una testata tutta sua, prima intitolata Deathstroke - The Terminator, poi The Hunted e infine solo con il nome del protagonista.
Fumetto finora composto da tre miniserie nate nel 1995, racconta della settima versione di un elite di militari superspecializzati che vengono sottoposti inconsapevolmente a un esperimento per donare loro dei superpoteri.
I budget potranno variare dai 20 ai 40 milioni l'uno con una messa in cantiere nel 2014. Mamma Warner è ancora al lavoro per definire esattamente quali nomi e testate far debuttare al cinema, ma una cosa è certa: dopo Batman vs Superman ci aspetta Marvel vs DC.
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