Puntuali come tutti gli anni arrivano anche gli Endeavour Awards, premi dedicati agli autori di fantascienza e fantasy residenti sulla costa del Pacifico degli Stati Uniti e assegnati a opere o raccolte pubblicate l'anno precedente. La restrizione geografica può sembrare bizzarra e un po' limitante, ma ha la propria radice nel fatto che parecchi autori hanno vissuto e vivono sulla West Coast e che la stessa è da sempre per gli americani la porta sulla seconda metà del globo; tanto che da qui partì l'Endeavour, la nave d'esplorazione comandata da James Cook e alla quale è idealmente dedicato il premio.
Tra la cinquina di finalisti designati, il premio dell'edizione 2013 se lo è aggiudicato Laurie Frankel con il romanzo Goodbye for Now, che si potrebbe definire di "fantascienza romantica" (per quello che valgono le definizioni), e i cui diritti cinematografici pare siano già stati opzionati. Sam, un brillante programmatore, mette a punto un algoritmo in grado di scovare online le anime gemelle, e lo testa ovviamente su se stesso. Il risultato è l'incontro con Meredith, che si rivela proprio la compagna adatta a lui. E quando Livvie, l'amata nonna di Meredith, muore inaspettatamente, Sam decide di osare oltre, adattando l'algoritmo per fargli compilare email, chat, video e ogni altra testimonianza lasciata da Livvie in rete. Ciò che ne deriva è un clone virtuale di Livvie, al quale Meredith si affeziona da subito. Il passo successivo è la fondazione della RePose, azienda in grado di fornire a chiunque un clone virtuale di un proprio caro scomparso per dargli l'ultimo saluto. O per non separarsene mai più...
Frankel, che vive a Seattle, è alla sua seconda prova dopo il debutto del 2010 con un romanzo mainstrean, ed entrambi sono centrati sui sentimenti e sulle relazioni umane, visti in Goodbye for Now in rapporto con il progresso dell'informatica e della realtà virtuale, in una trama che più che fantascienza sembra speculazione tecnologica. Ad ogni modo con questo libro Frankel ha scalzato gli altri pretendenti, tra cui spiccava Nancy Kress con il suo acclamato ultimo libro Dopo la caduta (After the Fall, Before the Fall, During The Fall), che quest'anno si è già intascato il Nebula Award. E poi Daniel H. Wilson (quello dell'interessante Robopocalypse) con il suo nuovo libro Amped, ambientato in un futuro oscuro in cui esseri umani "amplificati" dalla tecnologia si ritrovano perseguitati e ridotti a una forma di sottoproletariato; Matthew Hughes con il secondo volume del suo ciclo fantastico Costume Not Included; e Brent Weeks con The Blinding Knife, parte dei ciclo incentrato sull'avventuriero Gavin Guyle.
Così ha deciso la giuria, composta di nomi di peso come John Scalzi, Susan Forest e Noreen Doyle. Il premio, una placca in cristallo e un assegno da mille dollari, è stato assegnato all'ultima edizione della OryCon, convention annuale di fantascienza e fantasy che si tiene a Portland, nell'Oregon.
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