Un giorno non lontano qualcuno ricorderà di quando le serie andavano in onda un episodio a settimana, ognuno interrotto da 20 minuti di pubblicità. Prima che arrivasse Netflix (ma anche Amazon) a cambiare le regole.
House of cards, che ha come protagonisti Kevin Spacey e Robin Wright, con un budget di 100 milioni di dollari per 13 episodi, confermata per la seconda stagione e in trattative per altre; Orange is the New Black, scritta da Jenji Kohan, la creatrice di Weeds, con un budget più basso ma diventata un fenomeno di costume negli Usa, senza contare il fatto che sia scritta in modo eccellente.
Questi sono i due esempi per eccellenza di Netflix, a cui potremmo aggiungere la rinata Arrested Development e l'horror Hemlock Grove (anche loro confermate) che rappresentano il futuro della fiction: tutti gli episodi immediatamente disponibili, senza attese e senza pubblicità.
E ora arriva la notizia di un altro progetto ambizioso, il desiderio della major on-line di sperimentare nel genere che ancora le mancava, la fantascienza.
E per farlo ha riunito due nomi di culto: J. Michael Straczynski (Babylon 5) e i fratelli Larry e Lana Wachowski, i registi dietro la trilogia di Matrix e il recente Cloud Atlas.
Il progetto si chiama Sense8 e racconterà la storia di 8 persone che vivono in paesi diversi e che improvvisamente sviluppano il potere di essere collegati telepaticamente tra di loro. Mentre cominciano a capire come usare le loro nuove capacità, dovranno confrontarsi con le reazioni dei loro governi e dei loro concittadini.
A raccontare come nasce Sense8 ci ha pensato Straczynski, in una intervista con Spinoff On Line: "Dopo avere girato una quantità di film straordinari, i Wachovski desideravano provare qualcosa di del tutto nuovo, da cui nacque l'idea di mettere le mani nel mondo televisivo."
Lo sceneggiatore venne coinvolto praticamente subito: "Visto che per loro era un mondo nuovo, Lana mi invitò a raggiungerli a San Francisco per testare qualche idea. Ma quello che dovete sapere di loro è che hanno un cervello alto 12 piani e ciò che nasce come una storia si trasforma rapidamente in una discussione sulla meccanica quantistica, il libero arbitrio, Heidegger, Kant e improvvisamente ti ritrovi immerso fino ai gomiti e cerchi di stare dietro al loro flusso di pensieri. Lavorare con loro ti fa stare sempre all'erta, perché non vuoi fare la figura dell'idiota e mettere il Cartesio davanti ai buoi (gioco di parole con il nome del filosofo francese)."
Quindi, come si è concretizzato il plot di Sense8? "Siamo partiti dall'idea che l'Evoluzione sia in grado di creare cerchi sempre più grandi di empatia: appartieni alla tua famiglia, poi alla tua tribù, poi due tribù si uniscono e tu ti ritrovi a empatizzare con le persone da questa parte del fiume mentre sei contro quelle sull'altra riva. E così un po' alla volta, si collegano città, paesi, nazioni. Un giorno raggiungeremo un'empatia planetaria, ma siamo ancora lontani."
Partendo da un'idea filosofica si è quindi passati a quella narrativa: "Quindi, cosa accadrebbe se una letterale forma di empatia si accendesse in 8 diverse persone sul pianeta? Vivono in India, gli Stati Uniti, Londra, Nairobi, Mumbai, e improvvisamente diventano consapevoli l'uno dell'altro, con la capacità di parlare tra di loro come se si trovassero nella stessa stanza."
Comincerebbero le domande: " Come reagirebbero, cosa farebbero? Riuscerebbero ad accettarsi l'un l'altro? Come reagirebbe il mondo? Li accetterebbero o darebbero loro la caccia? Come sopravviverebbero? e soprattutto, come funziona? Tutto questo ci fornisce la perfetta piattaforma di lancio per una serie ricca di azione e di idee su scala planetaria."
Il trio ha deciso di muoversi subito:"Eravamo così entusiasti all'idea che, invece di andare in giro a proporla come si fa di solito, abbiamo cominciato a scrivere il pilot e poi siamo andati avanti. Senza accorgercene avevamo scritto i soggetti dei 10 episodi della prima stagione."
Ma, se pensavano di essere stati veloci, ancora non conoscevano Netflix: "Il nostro primo appuntamento era con loro alle 10 del mattino e avevamo pensato che fosse andato bene. Ci siamo fermati a mangiare qualcosa prima di proseguire il giro quando abbiamo ricevuto una telefonata: Netflix ci comperava la serie, tutti i 10 episodi da realizzare subito. Ne erano entusiasti."
Subito dopo la firma del contratto, il trio ha cominciato a rifinire le sceneggiature dei primi tre episodi e definire l'arco narrativo di tutta la stagione: "Loro due ci lavorano nei ritagli di tempo della realizzazione di Jupiter Ascending, per cui ci incontriamo a Chicago, Berlino, Londra. Ora siamo siamo in un punto molto avanzato nella scrittura con l'inizio delle riprese previsto per l'estate 2014."
Straczynski dice di poter annunciare il cast all'inizio del 2014 ed è già partito per la pre-produzione, che lo porterà in giro per il mondo, dagli States al Kenya all'Inghilterra, l'India e oltre: "Il nostro piano è di girarla come se fosse un film di 10 ore e la parte migliore è che effettueremo le riprese davvero nei paesi di cui parliamo: non gireremo una finta Mumbai, ma andremo davvero lì, così come a Londra e tutti gli altri posti."
La struttura delle riprese sarà quindi questa: "Gireremo quanto più possibile nei teatri di posa di Chicago, dopodiché io, i Wachowski e altri 2-3 registi andremo a girare contemporaneamente nel resto del mondo, portando con noi il cast che ci serve."
La vita dei protagonisti di Sense8 sta per cambiare e Netflix sta cambiando il modo di vedere le serie una volta chiamate televisive: siete pronti al cambiamento?
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