Qualcuno potrebbe pensare che non ci sia più niente di sacro al cinema, visto che, malgrado il mediocre successo del recente Total Recall (125 milioni di budget, 198 di incasso nel mondo di cui solo 58 negli States), abbiamo visto comparire anche il trailer del nuovo e tecnologicamente migliorato Robocop, in uscita a febbraio 2014.
Nel frattempo però altri progetti bollivano nella pentola dei recuperi dagli anni '80-'90 e tra questi figurava anche il ritorno di Connor McLeod in una nuova versione del mitico Highlander. Malgrado di questo reboot si fosse parlato spesso, nell'ultimo anno le informazioni erano state del tutto assenti, oltre al fatto che il regista precedentemente confermato, Juan Carlos Fresnadillo, avesse abbandonato il progetto per divergenze artistiche con la produzione.
Il che faceva sperare (o temere) in un abbandono del film, almeno fino a ieri, quando Deadline ha fatto sapere al mondo che la Summit Entertainment sta andando avanti con la pre-produzione e ha anche scelto il nuovo regista.
In questo caso però non si tratta di un nome noto, ma di una sorta di nuovo arrivo: il regista scelto per il reboot di Highlander si chiama Cedric Nicolas-Troyan, al suo esordio alla regia dopo aver lavorato agli effetti speciali e alla seconda unità di Biancaneve e il cacciatore, per il quale ha vinto l'oscar per gli effetti visivi. In tempi più recenti, ha lavorato sempre alla seconda unità di Maleficent, il nuovo film Disney che vede Angelina Jolie in una versione dark della strega della bella addormentata.
Bisogna ammettere che, intervistato da Deadline, Troyan ha espresso subito un grande entusiasmo all'idea di prendere parte al progetto: "Ho lavorato alla presentazione della mia idea per il film durante tutta l'estate e quando ho incontrato il produttore originale sono stato un vero geek per tutto il tempo e a lui è piaciuto molto".
Il neo-regista è consapevole della sfida che ha davanti: "Il primo film uscì in Francia quando ero un teenager e l'ho amato, insieme alla serie tv, che spesso veniva girata proprio da noi, sulle rive della Senna. Ma la mia reazione, come quella di chiunque altro, fu abbiamo proprio bisogno di un remake?".
La risposta diventò chiara molto velocemente: "Poi mi fecero leggere il primo script e ripensai a come Russell Mulchay fosse un regista estremamente visuale che aveva saputo rappresentare benissimo il ritmo degli anni '80".
Il primo soggetto è stato opera del duo Art Marcum/Matt Holloway, già al lavoro sul primo Iron Man, che erano stati molto fedeli al plot del primo film. Ma i tempi cambiano e così gli stili: "Così ho pensato a questi grandi personaggi e a come inserirli in una visione più moderna e viscerale. Subito dopo mi ero innamorato dell'idea e l'ho fatta mia".
Troyan è un grande appassionato sia del primo film che della serie, al punto da ritenere che mentre i (pessimi) sequel cinematografici avessero preso progressivamente una strada assurda, il telefilm aveva approfondito la mitologia, raccontando nei flashback quattrocento anni di storia europea e descrivendo benissimo il senso di solitudine di un personaggio che non può avere una storia d'amore o dei figli perché li vedrebbe invecchiare e morire tutte le volte.
E inoltre, non aveva apprezzato l'idea di far morire Tessa (Alexandra Vandernoot), la donna perfetta per Duncan (Adrian Paul), così presto nel telefilm.
"Per me il nucleo della storia si trova tutto nel primo film, ma anche nella serie. È quel raro cross-over di generi che unisce il western, i viaggi nel tempo, l'azione e il fantasy moderno. Ci sono temi universali, ma devi anche avere una risposta da dare, come accaduto nel primo film: chi sono questi tizi armati di spada, perché combattono tra di loro, qual'è il premio e come vengono attirati l'uno verso l'altro?"
E aggiunge un dettaglio importante: "Voglio andare oltre il solo lampo di luce che avviene durante la Reminiscenza".
Il regista comincerà molto presto a effettuare il casting e malgrado in origine fosse stato coinvolto Ryan Reynolds, che poi aveva abbandonato il progetto, la sua idea è di seguire le orme del primo film: "All'epoca Christopher Lambert non aveva fatto molte cose e per Sean Connery rappresentò un vero e proprio rilancio. Dobbiamo trovare un nuovo magnetico attore emergente e mettergli vicino un personaggio forte come lo era il Ramirez di Connery".
Per quanto alla sua prima prova come regista, Cedric Nicolas-Troyan sembra avere le idee chiare su cosa è necessario fare per non commettere errori, ora non resta che scoprire se almeno stavolta verrà resa giustizia a un film di culto degli anni '80.
A presto, con le prossime notizie dalla Reminiscenza e nel frattempo, che ne dite di un viaggio indietro nel tempo, direttamente dal trailer originale del film?
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