Nero, bisessuale, amante della buona cucina, una cultura sterminata e un grande amore per i libri. E un talento per la scrittura che pochissimi altri autori della fantascienza possono vantare. Samuel R. Delany, detto "Chip", 71 anni, è stato nominato dall'Associazione americana degli scrittori di fantascienza (SFWA) Grand Master per il 2013. Si tratta forse del premio più prestigioso che uno scrittore possa ricevere nel campo della science fiction, un premio alla carriera assegnato dagli scrittori stessi.
Si tratta della trentesima edizione del premio, ed è la prima volta che viene assegnato a uno scrittore di colore (solo quattro volte è stato assegnato a donne). Il premio sarà consegnato durante il prossimo weekend dei Premi Nebula, nel maggio del 2014 a San Jose, California.
Samuel Delany ha vinto ben quattro premi Nebula e due premi Hugo, oltre a diversi altri premi.
Nato nel 1942, figlio di una bibliotecaria e di un impresario di pompe funebri di Harlem, si sposa a soli diciannove anni con la poetessa Marilyn Hacker, dalla quale avrà una figlia.
Dopo l'esordio con il romanzo fantasy I gioielli di Aptor e una quadrilogia science-fantasy, La caduta delle torri, Delany comincia a inanellare una serie di romanzi di fantascienza d'altissimo livello: Babel-17 e The Einstein Intersection, che vincono entrambi il premio Nebula per due anni consecutivi, Nova, Equinox, fino a Dhalgren edito nel 1974. Altri due nebula arrivano con i racconti Aye, and Gomorra e Time Considered as a Helix of Semi-Precious Stones al quale va anche l'Hugo. Un altro Hugo arriva nel 1989 per il saggio The Motion of Light in Water: Sex and Science Fiction Writing in the East Village 1957-1965.
Tra i temi ricorrenti nei suoi lavori ci sono la mitologia, la memoria, il linguaggio, la sessualità, la percezione.
Attualmente vive a New York ed è professore di inglese alla Temple University.
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