Da un po' di anni a questa parte, dal 1982 per essere precisi, negli USA si celebra annualmente la Banned Books Week, una settimana intera di eventi e incontri che l'American Library Association dedica ai libri più "bannati", ovvero più censurati e osteggiati, che circolano sul suolo nordamericano. L'associazione raccoglie, durante tutto l'anno, le segnalazioni provenienti da librerie, biblioteche e altre organizzazioni, sui libri che vengono segnalati come indesiderati, di cui viene contestata la lettura nelle scuole e nelle biblioteche, o modificati in seguito a proteste nelle nuove edizioni che arrivano sul mercato, provvedendo a stilare elenchi e classifiche annuali sui libri più censurati dell'anno e di sempre (o quantomeno a partire dal 1982), con le relative motivazioni.
L'ultima BBW si è appena chiusa alla fine del mese di settembre, con eventi e incontri svoltisi in vari luoghi degli USA e una serie di Virtual Read-Out, ovvero letture di passi dei libri incriminati caricati poi sul canale dedicato di Youtube. Ogni anno poi viene stilata la top ten dei romanzi più bannati (si tratta perlopiù di fiction) usciti nell'anno precedente, in questo caso il 2012, a prescindere dall'anno di pubblicazione originario. Leggendo le classifiche si scopre che diversi romanzi fantastici e di fantascienza sono finiti nel mirino. Ad esempio nel 2012 il romanzo più bannato in assoluto è Captain Underpants (Capitan Mutandone), una serie di romanzi fantastici per bambini accusati di essere inadatti e di usare un linguaggio inadeguato. A parte questo, in anni recenti sono stati bannati la serie Hunger Games di Suzanne Collins (accusati di essere anti-etnici, contro la famiglia e di incitare al satanismo), Il mondo nuovo di Aldous Huxley (sessualità e linguaggio espliciti, incitamento al razzismo e contro la religione) e addirittura Twilight di Stephanie Meyer, più o meno per gli stessi motivi.
Parliamo ovviamente di riedizioni e ristampe uscite negli ultimi tempi. Scorrendo poi la top 100, si scopre che sono stati criticati e spesso osteggiati 1984 e La fattoria degli animali di George Orwell, Mattatoio N. 5 e Ghiaccio nove di Kurt Vonnegut, Arancia Meccanica di Anthony Burgess e addirittura la saga di Harry Potter, accusata di satanismo occulto. Gli ultimi in ordine di tempo a "rischiare" di entrare nella classifica sono stati il mitico Ray Bradbury con Fahrenheit 451, contestato in realtà fin dalla sua uscita nel 1953. E Guida Galattica per gli Autostoppisti di Douglas Adams, la cui lettura è stata vietata in una scuola canadese non per l'esplicita critica alla religione e alle ideologie, ma perché contiene la parola whore, puttana, citata una volta sola in tutto il libro.
A guai tutto sommato peggiori è andato incontro Philip Pullman per la trilogia fantasy His Dark Materials, che comprende La bussola d'oro, accusata di essere un attacco al cristianesimo e un incitamento all'ateismo (cosa che peraltro Pullman ha parzialmente ammesso). L'iniziativa non giudica la qualità letteraria dei testi (tanto che nella top ten del 2012 ci è finito anche Cinquanta sfumature di grigio, non proprio un capolavoro...) ma vuole puntare l'attenzione sul fatto che a ventunesimo secolo inoltrato, i libri fanno ancora paura. Specie quando decidono di parlare di argomenti considerati mediamente "scomodi". Il che vale anche, e soprattutto, per parecchia fantascienza, che per sua natura deve parlare di ogni cosa senza porsi tabù e remore. E d'altra parte che i libri, anche sci-fi e fantastici, potessero essere scomodi lo aveva già sentenziato lo stesso Bradbury in un'intervista rilasciata nel 1993 al Seattle Times: "Non serve distruggere i libri per bloccare la cultura; basta convincere la gente a smettere di leggerli".
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