Chi negli anni Ottanta era ragazzo e si interessava di scienza, e soprattutto si appassionava ai misteri dello spazio profondo, ricorderà probabilmente Cosmo, serie di documentari di divulgazione scientifica ideata e condotta da Carl Sagan, astronomo, innovatore, propulsore di una serie impressionante di iniziative, dalla famosa placca di saluto apposta sulla sonda Pioneer 10 al programma SETI per la ricerca di intelligenze extraterrestri, e molte altre ancora. Nonché autore di Contact, considerato uno dei romanzi di fantascienza più realistici sul versante dell'esplorazione spaziale. Quella serie di tredici documentari, un successo planetario, viene ancora considerata a più di trent'anni di distanza uno degli esempi migliori di come si fa divulgazione scientifica in televisione (da noi venne trasmessa all'interno di Quark). Ebbene, la Fox americana ha terminato la produzione di una nuova serie che riprenderà il filo di quell'iniziativa.
Cosmos: A Spacetime Odyssey, questo il titolo sotto il quale verranno trasmessi altri tredici documentari. L'iniziativa è partita lo scorso anno, però non da un accademico o da un network, ma da qualcuno da cui non ci si aspetterebbe un tale interesse. Parliamo di Seth McFarlane, graffiante e scorretto geniaccio ideatore di serie come I Griffin e American Dad, nonché del personaggio dello scurrile orsetto Ted. In effetti McFarlane si è sempre dichiarato fan fantascientifico accanito (famosissima la sua rivisitazione della saga Star Wars in chiave Griffin), ma è sorprendente il fatto che si sia dato da fare per mettere in piedi un progetto del genere; e non potendo più coinvolgere Sagan, scomparso nel 1996, ha coinvolto gli autori che con lui collaborarono a Cosmo, ovvero Ann Druyan, autrice e produttrice specializzata in programmi di divulgazione, e Steven Soter, astrofisico presso la New York University.
La serie sarà incentrata soprattutto sul viaggio dell'umanità alla scoperta delle leggi del cosmo in cui siamo immersi, partendo dalle radici dell'umanità, raccontando la storia delle più grandi avventure scientifiche, e terminando nello spazio profondo, a fare il punto sulle attuali conoscenze scientifiche sull'origine dell'universo e sui suoi misteri. Il taglio della serie vorrebbe unire la serietà dell'approfondimento alla spettacolarità della visione, unendo diversi modi e tecniche di racconto. A sostituire Sagan sullo schermo (e non sarà facile) sarà l'astronomo Neil deGrasse Tyson, già noto divulgatore televisivo e autore di numerosi saggi.
Insomma, l'idea è lodevole ed è sorprendente, ma forse non troppo, che l'abbia avuta McFarlane, che come tutti i grandi burloni quando decide di fare sul serio va fino in fondo. Certo, Sagan era riuscito a trovare un ottimo equilibrio tra la necessità spettacolare che richiede la televisione e il taglio serio e approfondito della divulgazione; e c'era riuscito tenendo sotto il proprio stretto controllo la produzione della serie. Bisognerà vedere se Druyan e Soter riusciranno a trovare quello stesso equilibrio, reso al meglio dallo stesso Sagan in qualità di narratore dall'indubbio carisma. La serie debutterà nel 2014, e intanto la Fox ha rilasciato un trailer da cui ci si può fare un'idea del profondo viaggio nello spazio e nel tempo che l'ideatore dei Griffin ha voluto regalarci.
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