Ha appena firmato un (nuovo) contratto con la prestigiosa casa editrice inglese Gollancz per una seconda trilogia. La cifra ha cinque zeri, eppure ai più – quantomeno in Italia – il nome Hannu Rajaniemi non dirà nulla. Trattasi di giovane scrittore sci-fi finnico, nato nel 1978, trasferitosi in pianta stabile in Scozia. Solida formazione scientifica con una laurea in Fisica e un PhD sulla Teoria delle stringhe.
Nel 2010 Rajaniemi esordisce con The Quantum Thief, una via di mezzo fra un romanzo hard sci-fi e una detective story futuristica in cui compare per la prima volta la figura del leggendario ladro Jean le Flambeur (dichiaratamente ispirato ad Arsenio Lupin). L'avventura si dipana fra città semoventi su Marte, entità aliene o sovrumane che popolano lo spazio, un detective molto particolare e, ovviamente, un caso da risolvere.
L'esordio non è passato inosservato: è stato nominato da Locus fra i migliori romanzi di esordienti per il 2011 (anche se poi quell'anno ha vinto N. K. Jemisin con il fantasy The Hundred Thousand Kingdoms), è arrivato terzo al Premio Campbell ed è poi stato pubblicato anche negli Stati Uniti nello stesso anno. Il seguito The Fractal Prince è uscito a fine 2012 sia in UK sia in US e il terzo capitolo The Causal Angel è atteso nei primi mesi del 2014.
Ma Rajaniemi dovrà ora rimboccarsi le maniche, perché nel 2014 Gollancz vuole anche il primo romanzo della nuova trilogia, il cui titolo provvisorio è Summerland. Dunque un investimento pesante in un autore relativamente giovane, ma la misura di quanto Gollancz ci creda è nelle parole di chi ha firmato il contratto per la casa editrice, tal Simon Spaton. Sentite cosa dichiara: "L'inventiva e la varietà delle idee di Hannu per i suoi prossimi lavori erano straordinarie. Hannu ha il potenziale per diventare uno dei più importanti scrittori di fantascienza dei primi decenni del ventunesimo secolo. E Gollancz sarà la sua casa, almeno per i prossimi tre romanzi". Quasi si sentano in dubbio di poterlo trattenere ulteriormente.
Del resto John Jarrold, agente di Rajaniemi, ha dichiarato di aver ricevuto quest'anno ben sette proposte dal suo autore, fra romanzi a se stanti e nuove serie. "Il che è singolare – spiega – perché di solito per un esordiente il volume di nuove idee è minore. Leggo fantascienza dalla metà degli anni Sessanta. E quello che tipicamente succede a questo punto è che, con l'autore, ci sediamo attorno a un tavolo e riduciamo le proposte a una o due, quelle veramente buone. Ma in questo caso erano tutte brillanti". Al di là del marketing che inevitabilmente tende ad assumere toni trionfalistici se si ascoltano le parti interessate, rimane il fatto che una delle più importanti case editrici del settore stia puntando su questo nome, che è dunque da tenere d’occhio nel prossimo futuro.
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