Parlare di un futuro in cui il corpo può essere modificato a piacere grazie alla tecnologia più spinta che si possa immaginare, non sarebbe proprio una novità. Ma se il corpo in questione è quello di Ecko Rising, un feroce mercenario abituato a missioni folli, e se ogni volta che qualcosa va storto Ecko finisce in una dimensione alternativa in cui dominano la magia e il terrore, forse qualcosa di nuovo si può trovare. E in effetti proprio il confronto, o lo scontro, tra un'idea di fantascienza tecnologica e certe atmosfere più fantasy, due mondi che nella concezione classica dovrebbero essere distanti, sta alla base di Ecko Rising, romanzo d'esordio di Danie Ware, uscito da pochi giorni sul mercato anglosassone.

L'autrice, inglese del Sussex, pare abbia destato parecchio interesse oltreoceano con questo libro, da molti indicato come uno dei possibili bestseller dell'estate 2013. In una recente intervista rilasciata al sito Mybookishways.com, Ware ha raccontato la sua esperienza nella scrittura di questa specie di crossover tra generi: "Quando ho iniziato a scriverlo, non avevo idea che non era mai stato fatto prima. Il concept è arrivato da una serie di pazze collaborazioni creative che avevamo fatto intorno ai vent'anni, creando una serie di scenari di tipo what if, e vedendo come andavano a finire. Alcuni funzionavano, altri no, altri erano veramente orrendi... Ecko, ed entrambi i suoi mondi, arrivano da lì." La Ware racconta di come la sua creatività sia stata influenzata da quella che lei definisce 'la sua banda di amici': "In più ho letto molta fantasy nell'adolescenza, SF e cyberpunk a vent'anni e urban fantasy e horror a trenta. Alcuni riferimenti [con quanto ha letto] sono inevitabili, ma non riesco a sceglierne uno solo".

Passando alla sua attività di scrittura, Ware dice di essersi ispirata alla sua esperienza di partecipante alle rievocazioni storiche in costume, molto comuni non solo nel Regno Unito, per scrivere le scene di battaglia. E poi, riguardo alla scelta di scrivere fantascieza e/o fantasy: "Mi piace la libertà che ti da come scrittore. Puoi buttare a mare il libro delle regole e piegare la realtà per farle fare quello che vuoi. L'unico tuo limite è l'immaginazione". E Ware sostiene di metterne molta, di immaginazione, dato che nella scrittura segue solo un plot di base, lasciando poi che i personaggi e le situazioni si evolvano anche al di fuori della trama prestabilita.

In un'altra intervista rilasciata al sito SfSignal.com. Ware parla anche del personaggio di Ecko: "È quella parte furiosamente arrabbiata di tutti noi, quella che vuole rompere i confini della società e che si rifiuta di fare ciò che le viene detto. C'è un po' di Ecko in tutti, ed è stato divertente calarlo in un contesto fantasy e lasciarlo libero di esprimersi". Al di là di tutto, di romanzi che mescolano fantascienza e atmosfere fantastiche se ne sono visti parecchi, e anche pregevoli; basti pensare alle opere di Ursula K. LeGuin, ed è solo uno dei possibili esempi. Non è chiaro cosa ci sia di realmente nuovo (e anche di realmente fantasy, dato che la Ware lascia intravedere una possibilità riguardo la dimensione alternativa citata nel romanzo), sta di fatto che l'idea ha stuzzicato il mondo editoriale anglosassone, tanto che è già pronto un seguito (Ecko Burning, in uscita a ottobre) e la Ware ne sta scrivendo un altro. Insomma, un ciclo in piena regola, quanto importante e innovativo lo si potrà capire solo con il tempo.