Nuova antologia proposta da Edizioni Della Vigna, casa editrice che concede ampio spazio ad autori italiani. Crisis (2013) è stato curata da Alberto Cola e Francesco Troccoli, nomi noti ai lettori di fantascienza, in quanto scrittori di numerosi racconti vincitori di vari premi e autori anche di vari romanzi. La domanda che i curatori si sono posti e che hanno girato agli autori è: come sarà il mondo futuro dopo la grande crisi economica?
A questa domanda hanno risposto molti scrittori, noti e meno noti. Fra i tanti racconti ne sono stati scelti otto. Ogni autore ha visto la crisi a modo suo, descrivendo le sfide che l'uomo dovrà affrontare e risolvere, senza cadere in una facile soluzione catastrofica. Nella crisi ci saranno drammi, angosce e conflitti ma sarà anche una occasione per un nuovo inizio.
Ecco gli autori e i titoli dei racconti: Giulia Abbate (Nove anni); Donato Altomare (L'anima del diavolo); Francesco Grasso (La saggezza delle montagna); Alessandro Morbidelli (Terzo mondo); Luigina Sgarro (Le due città); Andrea Angiolino & Francesca Garello (Né più mai tocchero le sacre sponde); Alessandro Vietti (Lo Spread spiegato a mio figlio) e infine Gabriele Falcioni (Meno dieci).
Un brano dalla prefazione
Lo scopo del libro che è così nato è duplice: da un lato, esorcizzare la difficile realtà dell'oggi, ovvero porre in atto una specie di "rituale" narrativo consistente nel raccontare una crisi mondiale alle porte come un evento puramente fantastico, nella "certezza-speranza" che non possa mai conquistare dignità di fatto storico; dall'altro, proiettare a beneficio dei lettori alcuni scenari di un futuro nel quale la crisi sia vissuta dai protagonisti delle varie narrazioni come un pericolo ormai superato, che ha però condizionato in modo drastico la storia degli individui, delle loro famiglie, delle aggregazioni e delle comunità, così come le vicende e gli equilibri sociali, politici ed economici su scala planetaria.
Sono queste le sole indicazioni fornite agli autori, all'insegna di una tonalità di fondo che fosse il più possibile "positiva", incentrata sulla capacità dell'essere umano di superare le prove più difficili, tanto individualmente quanto come collettività.
Fra le tante possibili declinazioni della fantascienza, ci è piaciuto far leva sulla sua valenza di genere teso a una profonda valorizzazione dell'essere umano, della sua capacità di reagire alle più gravi avversità, della sua capacità di immaginare un percorso diverso, alternativo e, se possibile, vittorioso. Un essere umano che, a dispetto della spinta distruttiva di macrosistemi sociali ed economici, tornasse al centro del comune sentire, interprete di una fantascienza in grado di renderlo unico e indiscusso protagonista del proprio destino...
I due curatori
Alberto Cola, marchigiano, lavora come libero professionista. Suoi racconti sono stati pubblicati in antologie di vari editori tra i quali Mondadori, Nord, Pequod, Delos Books e altri, e sulle riviste Robot, Writers Magazine Italia, Selezione dal Reader's Digest e in Francia su Lunatique. Nel 2008 è stato insignito del Premio Italia per il miglior racconto fantastico pubblicato su rivista professionale. Ha pubblicato il romanzo Kami e l'antologia Mekong (Delos Books), Ultima pelle (Kipple) e il romanzo Lazarus (Mondadori, Urania). È membro della Carboneria Letteraria.
Francesco Troccoli, romano, classe 1969, è scrittore, traduttore scientifico e speaker. Ha vinto numerosi premi letterari e pubblicato oltre trenta racconti su antologie e riviste. E suo racconto Strudel alla viennese, apparso per le Edizioni Della Vigna, è stato finalista al Premio Italia 2012. Firma le pagine del blog Fantascienza e dintorni (Premio Italia 2012) ed è membro della Carboneria Letteraria. Il suo romanzo Ferro Sette (Armando Curdo Editore, 2012) è finalista al Premio Italia 2013 e al Premio Vegetti 2013. La sua raccolta di racconti fantastici Domani forse mai, curata dall'Associazione RiLL, è stata pubblicata nel novembre 2012. Con le Edizioni Della Vigna inoltre, all'interno dell'antologia Strani nuovi mondi 2011, ha pubblicato il racconto Il cacciatore, vincitore del Premio Giulio Verne 2011.
La quarta di copertina
Abbiamo chiesto agli autori di questa raccolta di immaginare un mondo collocato in un futuro non troppo lontano. Abbiamo chiesto loro di raccontarci una storia ambientata in una qualsiasi regione terrestre e in un periodo posto a un massimo di cento anni dalla "più grande recessione planetaria di tutti i tempi".
La crisi del 2014.
Uno degli scopi del libro è quindi quello di proiettare a beneficio dei lettori alcuni scenari di un futuro nel quale la crisi sia vissuta dai protagonisti delle varie narrazioni come un pericolo ormai superato, che ha però condizionato in modo drastico la storia degli individui, delle loro famiglie, delle aggregazioni e delle comunità, così come le vicende e gli equilibri sociali, politici ed economici su scala planetaria.
Sono queste le sole indicazioni fornite agli autori, all'insegna di una tonalità di fondo che fosse il più possibile "positiva", incentrata sulla capacità dell’essere umano di superare le prove più difficili, tanto individualmente quanto come collettività.
Un essere umano che, a dispetto della spinta distruttiva di macrosistemi sociali ed economici, tornasse al centro del comune sentire, interprete di una fantascienza in grado di renderlo unico e indiscusso protagonista del proprio destino.
Alberto Cola e Francesco Troccoli (a cura di), Crisis (2013)
Edizioni Della Vigna, collana Fermenti 13, pagg. 182, euro 11,90
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