La NASA ha scovato tutti o quasi i grandi asteroidi vicini alla Terra. Il suo programma NEOO (Near Earth Object Observation), lanciato nel 1998, ha infatti individuato il 95% di asteroidi il cui diametro supera il chilometro. Tutto a posto dunque?
Non proprio, dal momento che la stessa NASA stima che siano stati individuati solo il 10% di quelli il cui diametro non supera i 300 metri, meno dell’1% di quelli il cui diametro è inferiore ai 100 metri. Un buco da colmare perché, se non di certo corriamo il rischio di estinzione, il pericolo esiste comunque.
Ecco perché la NASA ha lanciato un programma globale per elaborare soluzioni innovative in grado di accelerare la raccolta di dati. L'obiettivo? Trovare tutti gli asteroidi che costituiscano anche una minima minaccia per il genere umano e capire come fare per "difendersi".
Esistono già collaborazioni, anche intense, fra osservatori e organizzazioni in giro per il mondo per monitorare la situazione sopra le nostre teste. Ma la NASA vuole partire da qui per costruire un archivio il più possibile condiviso e completo degli asteroidi, anche piccoli, che potrebbero minacciarci.
L'aspetto interessante è la completa apertura del progetto: non solo, come ci si potrebbe aspettare, collaborazioni rafforzate con istituti specializzati, ma anche coinvolgimento di soggetti privati, persino cittadini privati (eventualmente con premi!) con forme di partecipazione come il crowdsourcing, ormai piuttosto diffuse online in vari ambiti creativi, ma forse meno in seno a grandi istituzioni.
Insomma, tutte le strade verranno valutate per risolvere il problema. La NASA intende porsi come soggetto coordinatore dei tavoli che andranno ad aprirsi nei prossimi tempi, in uno sforzo di realizzare un progetto collettivo utile all'umanità intera.
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