Il film si apre con la nascita di Superman su Krypton. E non ve la cavate con dieci minuti di bianco abbagliante e cristalli come nel primo Superman. Avrete quasi mezz'ora di faide, cospirazioni, battaglie, computer che sembrano pinscreen e Russell Crowe che non ha percepito lo stesso budget di Brando ma compare sullo schermo per molto, molto più tempo di Brando (tanto da diventare persino insopportabile). Come a dire: non ci sono più le star di una volta? Non lo so. Non è importante, ora. Andiamo avanti.
Ve lo dico subito e nel modo più inequivocabile possibile. L'uomo d'acciaio è brutto. Potrete cercare di salvarlo citando l'involucro tecnico di prim'ordine. O il physique du role di Henry Cavill, convincente, almeno fisicamente, come erede dell'insuperato Reeve (e di certo più del transitorio Brandon Routh). O la lotta interiore di Clark per venire a patti con la sua natura aliena e semidivina con un mondo che non lo merita e che, per natura, rifugge, isola, dileggia e persegue il diverso e su cui Snyder punta tutto per emozionare lo spettatore. Tutta roba piuttosto buona... ma non basterà a salvarlo.
Perché è brutta la storia, brutto lo script, brutti al limite dell'involontariamente comico i dialoghi, invadente la colonna sonora che non emoziona un decimo del solare tema di Williams, snervante e non funzionale il montaggio non cronologico che spezza continuamente il ritmo, incomprensibili e pretestuosi gli snodi narrativi.
Le uniche cose degne di nota di questa pellicola sono la scena del primo volo di Superman, alcuni momenti della fotografia, Diane Lane, la già citata fisicità di Cavill, la sequenza coi caccia da combattimento e un paio di espressioni di Michael Shannon nel ruolo del malvagio Zod. Fine.
Rispetto a L'Uomo d'acciaio i primi due film di Donner – graziati da una componente umana e da un tocco di commedia – si riconfermano la migliore interpretazione del "mito" Superman, e non questa rilettura pretenziosa, inutilmente lunga, verbosa e che non raggiunge mai i toni epici che uno dei più bei trailer degli ultimi anni aveva fatto presagire e sperare milioni di appassionati.
E se avete l'impressione che non avevo nessuna voglia di parlare male di un film su Superman e quindi di scrivere questa recensione, è proprio così.
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