Carne e acciaio

Il seguito di Il mondo di Zeta, il romanzo ispirato ai personaggi dell'animazione giapponese di genere robotico.

Articolo di Emanuele Manco

Lunedì 24 giugno 2013

A A

È in libreria da qualche tempo il nuovo romanzo del ciclo Dei o Demoni, dal titolo Carne e Acciaio, scritto dal collettivo Shingo Tamai ed edito da Società Editrice La Torre, seconda parte dell’avventura robotica iniziata con Il mondo di Zeta. Si tratta di un ciclo fantascientifico ambientato nell'universo degli anime e dei giganti di ferro giapponesi.

Un brano dal testo

"Hiroshi si portò una manica del vestito alla bocca e si rialzò con lentezza, cercando di riprendere il controllo del proprio respiro. Si incamminò, sempre con il volto coperto dalla manica, seguendo la pendenza del terreno per orientarsi. I suoi passi facevano un rumore molliccio, contro quella melma. Si fermò quando col piede urtò qualcosa".

"Una specie di istinto gli suggerì, anzi, gli gridò di non guardare. Hiroshi chinò la testa con lentezza, come se si sentisse costretto a disobbedire da qualche forza più grande di lui. Ai suoi piedi, un braccio umano, abbandonato in quella poltiglia. Era bruciato, in parte sciolto. Semidigerito".

Gli autori

Shingo Tamai è un collettivo di scrittori composto da Cristiano Brignola, Juri Guidi, Francesca Guidi, Nicola Della Lena Guidiccioni, Daniele Bordonaro e Andrea Broggi presente in varie forme sulla scena culturale italiana dal 2005 e impegnato in una rilettura critica di storie e personaggi dell'immaginario fantastico.