Primeval: New World nasce da una coproduzione tra la canadese Omni Film production e la britannica Impossible Pictures, nota in tutto il mondo per la rivoluzionaria serie Nel mondo dei dinosauri distribuita dalla BBC a partire dal 1999. Sfruttando il meglio della CGI disponibile per le produzioni televisive, la Impossible Pictures realizzò quella che ancora oggi è considerata la migliore serie documentaristica dedicata ai dinosauri, nota anche in Italia dove fu trasmessa da Alessandro Cecchi Paone con La macchina del tempo. Dopo quel successo, la Impossible realizza Space Odyssey, un altro “docu-drama” dedicato all’esplorazione dello spazio: un gruppo di astronauti in una missione di ricerca di sei anni verso i pianeti più distanti, che ha poi ispirato la serie Defying Gravity – Le galassie del cuore. Il salto verso la produzione di fiction vere e proprie avviene nel 2007 con Primeval, che in Inghilterra si trasforma in un clamoroso successo, venendo trasmessa in primetime per cinque stagioni consecutive (in Italia su Rai2). Direttore creativo della serie è Tim Haines, che porta il suo contributo di giornalista scientifico, in forze a BBC Science in qualità di assistant producer di Tomorrow’s Wolrd, programma di bandiera del canale, che da quasi quarant’anni racconta agli inglesi i progressi della scienza e della tecnologia. Successivamente è stato creatore e produttore della serie Nel mondo dei dinosauri nonché produttore associato di The Lost World. Divenuto responsabile creativo della Impossibile Pictures, ha firmato insieme a Adrian Hodges la serie “classica” di Primeval, nonché alcuni dei più importanti progetti della casa di produzione, tra cui Ways to Save the Planet, Space Odyssey e Perfect Disasters. Ad affiancarlo c’è il regista Martin Wood, dietro la telecamera per tutta la prima stagione di Primeval: New World e da sempre a suo agio con la fantascienza. Gli appassionati lo ricorderanno per la regia di oltre 50 episodi della longeva serie di fantascienza Stargate SG-1, di più di 30 episodi del relativo spin-off Stargate Atlantis e del film in DVD Stargate Continuum (per il quale tra l’altro ha girato una spettacolare ripresa nel Mare Artico con la Marina degli Stati Uniti). Mentre filma la prima stagione della serie, Wood lavora anche al suo progetto più importante, Sanctuary, lanciato ;nel 2007 per il canale SyFy insieme ai suoi ex colleghi di Stargate Damian Kindler e Amanda Tapping. “La cosa che vorrei rimanesse dopo ogni episodio è un pacco di fazzoletti per asciugare il sudore della fronte e un po’ di ossigeno per ricominciare a respirare normalmente, perché questo programma è un divertimento incredibile che non finisce mai!”, ha dichiarato Wood. In realtà il divertimento è finito presto, dato che i bassi ascolti della prima stagione non hanno permesso di metterne una nuova in cantiera.
Ma i fan di Primeval si sono fatti sentire e i produttori sono attualmente in trattative con un altro canale per riprendere i lavori. La prima stagione, ora trasmessa anche in Italia, è più fantascientifica della serie “classica” e anche più ricca di effetti speciali, anche se soffre probabilmente per una scelta dei personaggi piuttosto deboli e poco caratterizzati. Il protagonista, Evan Cross, che sei anni prima degli eventi narrati nella serie si è imbattuto per la prima volta in un’anomalia perdendo la moglie Brooke, dilniata da un albertosauro spuntato fuori dal portale dimensionale, non sa nulla dell’ARC, l’Anomaly Research Centre che da anni nel Regno Unito è impegnata con le anomalie, come racconta la serie originle. Nulla tanne un fatto: A.R.C. sono le iniziali cucite sull’uniforme dell’uomo che sei anni fa gli ha salvato la vita, e che ora è conservato in stato di ibernazione nelle viscere dei laboratori della Cross Photonics. Per far luce sui misteri delel anomalie, Evan Cross imbarca Tony Drake, addetto alla conservazione della Squadra Controllo Predatori: fu lui a investigare sulla morte di Brooke ed è l’unico a credere a Evan sulla natura dell’esere che uccise la donna. Drake esce tuttavia presto di scena, ucciso da un velociraptor, per essere sostituito dalla più giovane collega Dylan. Della squadra fanno parte anche Mac Rendell, che Evan promuove a suo braccio dentro, e la giovane fisica Toby, che ha messo a punto un sistema affidabile per l’individuazione delle anomalie, il Mark One Anomlay Detector. A dare una mano alla squadra, inolte, c’è Ange Finch, socia di Evan e “grillo parlante”, preoccupata per le cattive acque in cui naviga la Cross Photonics a causa dei progetti del suo capo, e il tenente Ken Leeds, ufficile dell’aeronautica relegato dai suoi superiori in un vecchio ufficio polveroso, quartier generale dell bislacca unità “Project Magnet”, che nonostante la sua eccentricità la sa lunga sulle anomalie e utilizzerà i propri canali privilegati per permettere alla squadra di Evan di fare il proprio dovere. Su tutto si staglia la minaccia di personaggi ambigui intenzionati a sfruttare le anomalie per i propri fini.
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