In attesa di rivederli sul grande schermo, prima con l’edizione 3D di Jurassic Park e poi con l’ormai certo quarto episodio della serie creata da Micheal Crichton e Steven Spielberg, in uscita nel giugno 2014, anche in Italia sono sbarcati i dinosauri della serie televisiva Primeval: New World, spin-off canadese della fortunata e originale serie inglese Primeval che dal 2007 al 2011 ha raccontato le imprese della squadra dell’Anomaly Research Center (ARC), impegnata a controllare le misteriose anomalie spazio-temporali dal quale emergono mostri del passato. 

Per la verità, la prima e finora unica stagione di Primeval: New World non sembra aver convinto particolarmente gli spettatori, tanto da essere andata incontro al destino che ormai attende la maggioranza dei telefilm lanciati oltre Oceano, quello della chiusura anticipata. Ma, mentre scriviamo, sarebbero ancora in corso i negoziati tra i produttori della serie e un nuovo canale che potrebbe essere interessato a finanziare nuove stagioni. Perciò, vale la pena chiedersi cosa ci sia di buono e cosa di meno buono in questo ennesimo tentativo di sfruttare il filone sempre di moda dei dinosauri, incrociandolo con una science-fiction decisamente tecnologica.

L’idea di base è infatti quella di anomalie spaziotemporali (vagamente definite “magnetiche” nella serie) attraverso le quali si aprono collegamenti con il passato remoto della Terra, per la precisione con l’epoca dei dinosauri. Sembra bello, se non fosse per il fatto che i dinosauri che escono dalla porta dimensionale per farsi un giro nel XXI secolo sono per la maggior parte cattivi e pronti a uccidere. “Sono tornati e sono affamati” è infatti il tagline della serie canadese, in Italia trasmessa sul canale ANX Sci-Fi di Sky. Lo scontro tra il mondo primitivo e quello ipertecnologico non potrebbe essere più violento. Il gruppo capitanato da Evan Cross, imprenditore alla guida di una fantascientifica azienda di ricerca, la Cross Photonics, si dota di sofisticate tecnologie per affrontare la sfida dei mostri del passato, tra cui apparecchi per la rilevazione delle anomalie elettromagnetiche che ricordano molto i tricorder di Star Trek.

Non c’è da stupirsene: dietro Primeval: New World ci sono infatti Judith e Garfield Reeves-Stevens, veterani del mondo trek: hanno firmato decine di libri tratti dalle serie creata da Gene Roddenberry, fino ad assumere il timone della quarta e ultima stagione di Star Trek: Enteprise. Con i dinosauri ci lavorano da tempo, da quando all’inizio del 2000 hanno scritto buona parte degli episodi di The Lost World, il telefilm ispirato al celeberrimo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle. Nel 2009 vengono quindi assoldati dai produttori della serie britannica Primeval per realizzare uno spin-off, cosa che da buoni fan ma anche da mestieranti ormai collaudati hanno accettato senza battere ciglio.