Una pausa per sgranchirsi le dita. Così il filmmaker canadese Nick Cross descrive il suo Perihelion, un'animazione di pochi minuti senza un inizio e una fine. Sì, proprio così. Il corto può essere infatti visto a partire da metà, o magari anche dal fondo. Non esiste una trama, il lavoro si presenta più come una visione, o meglio un incubo, sul futuro con citazioni e rimandi a eventi del nostro passato non lontano, a partire dall'11 settembre.
"Potremmo descriverlo come una poesia animata," spiega Cross. La sua struttura circolare e ripetitiva contribuisce a rendere ancor più forte il senso di oppressione. Visivamente Perihelion si ispira all'espressionismo tedesco e al surrealismo: "Faccio riferimento in particolare ai pittori tedeschi di inizio ventesimo secolo: Otto Dix, Richard Oelze, Ingrid Griebel-Zietlow, Rudolf Schlichter e Max Ernst. E poi Francisco Goya. Anzi direi che il corto è un tributo proprio a questi artisti, che sono vissuti nel pieno del fascismo e con l’incubo di una guerra dietro l’angolo, e ciò ha influenzato il loro lavoro."
E dunque ecco Perihelion, l'animazione che Cross ha realizzato in una pausa dei lavori su Black Sunrise, un'interessante lungometraggio a cui Cross sta lavorando dal 2011 e il cui trailer è riportato fra le Risorse in rete.
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