Solo questo.In ciò che resta di me è innestato/plasmato uno scheletro d’acciaio: efficiente, cromato, alieno. Ho di carne solo parte del torace, il braccio destro
un complessa traccia nera si ramifica lungo la mappa circolatoria
un effetto collaterale del trattamento insetticida, dice il dottore
e la testa, ad esclusione dell’impianto, che avevo già prima di… questo. Il resto è tornita e lucente perfezione. Occorre poco per imparare a sentire il contatto con il pavimento, formicolii ad arti nuovi, ri-apprendere i movimenti.
Le lacrime in gola sono un potente anestetico.
- Oracolo» mi chiama sottovoce il dottore, mettendomi sul palmo della mano un piccolo oggetto circolare.
Oracolo.
Suona come una bestemmia.
Perché credono che vinceranno.
Oracolo.
Mi rigiro nella testa la parola come tra le dita l’anello, sbirciando nell’interno la frase “Attraversa la notte”. La promessa di matrimonio con un uomo che ho amato solo in sogno è un’eco sbagliata, una distorsione psichica... eppure vederla scritta mi provoca un dolore profondo, sconosciuto.
Lo indosso all’anulare della mano destra, ancora umana.
Ascolto la tensione aumentare e propagarsi all’avambraccio, al gomito, alla spalla.
L’argento si scioglie: lacrime di mercurio si ramificano, piano, poi più veloci, riproducendo il disegno delle vene, una ragnatela che sale fino alla gola, sotto l’orecchio, la nuca e la scapola.
Una fredda potenza mi vibra dentro e tossisco atomica mentre il sottile esoscheletro m’innerva le membra, liquefatto in carne ed acciaio, fuso in questo corpo che trema di furia ancestrale e mi terrorizza.
Espiro, essudando rabbia, chiudo gli occhi e vedo i miei sogni.
Vedo le profondità della nave.
Questa.
Nave-madre Socrates.
Vedo il portellone della stiva. Guardie. Il simbolo di pericolo contaminazioni. Neon rossi. Vasche/acquari. Monitor olografici e rivoli di dati. Centinaia di letti d’acciaio, uomini e donne intubati, innesti sul cranio connessi al neurotracker, silenzioso moloch di circuiti nell’ombra.
Sotto la pelle, trasparente, i loro ventri si muovono.
Sollevo le palpebre.
Vogliono creare Oracoli, imparare a dominare il tempo.
Il resto è menzogna.
Guardo il dottore.
- Portami sul ponte. Voglio conoscere il Generale.
La guerra, in realtà, languisce da mesi, salvo qualche recrudescenza.
Nessuno immagina che ora l’intero sistema Pteryon è un colossale, invisibile formicaio. L’esperimento Anopheles è un po’ più che sfuggito di mano: tutti i pianeti intorno sono stati colonizzati, nel sottosuolo.
Lo so perché… loro erano in me.
Il contrattacco terrestre sarà un’ecatombe. Basterà una guarnigione Entòme, sfuggita al caos che si scatenerà, per raggiungere la Terra e ridurla in ginocchio.
Esisterà un’altra me, perduta in una realtà d’incubo, a maledire un Oracolo che non conosce e ha la sua faccia?
devi tornare per cambiare le cose
L’unica speranza è impedire il contrattacco, asserragliarsi intorno alla Terra, combattere dove noi umaniabbiamo il controllo.
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