- E ora dove… quando… sono?- Lei si trova in una realtà in cui la distruzione della Terra non è ancora avvenuta. E la missione nel sistema di Pteryon sta seguendo tutt’altro corso rispetto a quella cui ha partecipato lei.

- Come potete esserne certi? Se sognando ho modificato gli stati d’esistenza, voi come..?

- Oh, la sua mente ha processato così tante informazioni in così poco tempo che se fosse stata una CPU avrebbe fuso l’intero hardware. Lei ha osservato. Noi abbiamo solo registrato: ciò che ha visto nelle 87 ore in cui le uova sono rimaste nel suo corpo è stato utilizzato e seguito come un vangelo nel corso di questi anni.

- E durante tutto questo tempo ho… dormito?

- È stata mantenuta in coma, mentre i nostri chirurgi facevano il possibile per… rimetterla in sesto.

- Che fine hanno fatto le uova nel mio corpo?

Il Maggiore sorride.

- Distrutte.

Non ho parole. Incubi sfilacciati si stringono in gola.

- In realtà lei è l’unica a conservare ricordi di esistenze plurime. Noi abbiamo solo… immagini. In quellarealtà lei era un ufficiale di 33 anni, nubile, percorso esemplare in accademia e sul campo. In questa, lei è un ufficiale di 33 anni, vedova, con una figlia avuta appena adolescente da un soldato semplice, ucciso nel corso della stessa battaglia in cui è stata abbattuta la sua nave.

Non mi serve vedere una foto per conoscere il volto di quell’uomo. Di mio marito.

devi tornare per cambiare le cose

- Ho una figlia - mormoro.

- È appena uscita.

Chiudo gli occhi, esausta.

- Non è possibile.

- Abbiamo studiato le sue visioni grazie all’impianto subcorticale, che ha creato un’“eco retinica” per il neurotracker, grazie al quale i suoi impulsi neurali sono stati resi... quasi integralmente leggibili.

- Quasi. Certo. Ho visto delle persone. Anche lei.

- Beh, un impasto di reminiscenze percettive, semplici fantasie… chi può dirlo. Il fatto che lei abbia visto ci ha consentito di cambiare l’approccio strategico che nella sua realtà ha condotto all’apocalisse: il grosso della flotta, fra cui la Sibyl, fu inviato in missione offensiva su Anopheles, lasciando sguarnite le difese terrestri. Nella nostra realtà, la sua nave fu abbattuta durante una semplice ricognizione. E quando arrivarono, fummo noi ad attendere loro. E contrattaccheremo.

- Arrivarono..?

- Sì. Grazie a lei un primo attacco alla Terra è stato sventato. Sibyl… un nome profetico, se me lo consente.

Il Maggiore si alza sorridendo.

- La Terra è in debito con lei. Il Generale l’attende sul ponte di comando, vuole ringraziarla di persona. Le manderò qualcuno per darle una mano ad alzarsi.

Mi rivolge un saluto militare e sparisce.

Il dottore ha sguardo tormentato, mascella contratta, viso malinconico.

Come il prigioniero, quello che ho ucciso.

Mi osserva osservarmi nello specchio, come se volesse dire qualcosa e non potesse.

Ma lui mi ha sollevata e tenuta stretta quando, sotto le lenzuola, ho visto che non ero più io.

Quando ho creduto d’impazzire per aver perso i tre quarti del mio corpo.

Quando ho gridato fino a farmi sanguinare gli angoli della bocca.

Ora, inspiro/espiro.