La questione della scelta di personaggi adolescenti mette in evidenza anche il messaggio contraddittorio di questi film secondo il quale la devianza dai ruoli tradizionalmente offerti alle donne nella società patriarcale può essere solo temporanea, soprattutto nel periodo dell'adolescenza, alla fine le ragazze devono rientrare nei ranghi e adattarsi alle regole. In Hanna il motto della ragazza e di suo padre era “adattarsi o morire”. Da una parte si offre un ruolo nuovo e potente, dall'altro alla fine si tenta di contenere, negare o addirittura cancellare questo nuovo ruolo. È un modo per rimettere sotto controllo le energie sovversive delle giovani generazioni femminili. Una volta finita la loro missione le ragazze non sono più eroine d'azione ma rientrano nella società patriarcale, Hitgirl va a scuola, per Hanna non possiamo sapere ma probabilmente si.Alla fine possiamo dire che queste eroine sono state addomesticate e inserite in una società patriarcale che le tiene sotto controllo. Cos'è allora che ha reso questi film particolarmente interessanti per il pubblico femminile? Ma naturalmente l'effetto catartico delle scene d'azione. Estrapolate dal contesto, che abbiamo stabilito essere molto tradizionalista, queste scene hanno fornito per la prima volta alle nostre figlie il modello di una ragazza che non subisce, non accetta angherie e ingiustizie, che sa difendersi e che non ha paura di niente. Ecco il vero cuore trasgressivo e rivoluzionario di questi film. Guardando queste giovani eroine il pubblico femminile ha scoperto in sé una forza che non sapeva di avere, e non parliamo solo di forza fisica e agilità, ma principalmente di forza di carattere perché è questa la capacità che viene negata alle nostre figlie col modello femminile offerto dalla società patriarcale. Il pubblico femminile poi ha una possibilità di scelta che le eroine cinematografiche non hanno avuto perché indottrinate dai propri padri fin dalla nascita: si è delle vere guerriere solo se si sceglie consapevolmente di esserlo. L'autodeterminazione è uno dei fondamenti della vita adulta ma non fa parte dell'orizzonte esistenziale di queste eroine cinematografiche. Hitgirl comparirà di nuovo in Kick-Ass 2, un seguito in cui sono presenti anche Kick-Ass e altri eroi. Non sappiamo quanto spazio potrà avere data la presenza di molti altri personaggi, maschili naturalmente. La storia comunque non lascia presagire niente di buono per la giovane Mindy e lo sviluppo e la forza trasgressiva del personaggio rischiano di subire un arresto. Se avessero girato un film interamente su Hitgirl allora sarebbe stato un atto creativo innovativo e lungimirante, ma rimettere in azione Kick-Ass che impara a combattere dalla ragazzina quindicenne, sinceramente mi sembra un modo per dare spazio solo ai maschi adolescenti e relegare le ragazze a un ruolo di supporto. Come sempre. Niente di nuovo.
BIBLIOGRAFIA
BRAIDOTTI, Rosi, Madri, mostri e macchine, Manifestolibri, Roma, 2005
COX, David, “Are Hanna and her violent sisters doing it for themselves?”, in The Guardian Film Blog, 9 May 2011
http://www.guardian.co.uk/film/filmblog/2011/may/09/hanna-violent-sisters-empower-women
DARGIS, Manohla, “Kick-Ass: Movie Review (2010)”, in The New York Times, April 16, 2010, http://movies.nytimes.com/2010/04/16/movies/16kick.html?hpw
EBERT, Roger, “Hanna – movie review”, April 6, 2011
http://rogerebert.suntimes.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20110406/REVIEWS/110409995
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