La NBC è un'emittente strana: ha avuto l'apice del suo successo nel periodo in cui mandava in onda Friends e E.R. per poi precipitare in un abisso di rating da cui non sembra riuscire a riemergere. In questa stagione, solo due telefilm hanno smosso un po' la linea piatta degli indici di ascolto: Grimm e Revolution ed entrambi sono stati sottoposti all'assurda regola dell'emittente di mettere in pausa i telefilm per quattro mesi (un po' meno per Grimm).
Il 25 marzo è il giorno previsto per il ritorno in onda della serie creata da Eric Kripke e prodotta da JJ Abrams. La storia ripartirà esattamente da dove si è fermata, per cui se non volete spoiler sul telefilm, non proseguite oltre.
Visto l'avvicinarsi del giorno del giudizio (in termini di indici di ascolto), Kripke ha voluto raccontare a TV Guide i dieci buoni motivi per tornare a seguire la sua serie.
1 - Il mistero del blackout verrà rivelato.
"Sveleremo il vero motivo per cui l'energia è scomparsa e lo faremo molto presto. Sarà eccitante vedere la reazione del pubblico, del resto Rachel (Elizabeth Mitchell) conosce il vero motivo e non c'è ragione per cui non lo riveli."
2 - Il mondo si espande.
Il potere di Monroe (David Lyons) cresce e con lui si allarga il terreno di scontro, perché i protagonisti dovranno fare affidamento su altri territori nella loro lotta contro il suo strapotere: "La rivoluzione comincia davvero a prendere piede e tutti si uniranno per combattere il tiranno". Ma Jon Favreau, in veste di produttore esecutivo, ci tiene a precisare che "la coalizione tra le varie federazioni riceverà molti scossoni man mano che cambiano gli equilibri di potere". Tra di loro, il nuovo personaggio interpretato dall'attrice Leslie Hope (24), ovvero il presidente della Georgia. Di lei Kripke dice che "è davvero tosta, ha un carattere d'acciaio e un modo di governare molto diverso da quello di Monroe".
3 - Charlie non è più un bambina.
Dopo essersi riunita con la sua famiglia, Charlie (Tracy Spiridakos), continuerà a combattere con i ribelli, ma questo la metterà a dura prova. Come dice la stessa Spiridakos: "Sarà in grado di salvare la sua umanità?".
4 - Miles (Billy Burke) rischia una ricaduta:
Miles diventerà il capo dei ribelli, ma i suoi demoni torneranno a perseguitarlo, come ben spiega Kripke: "Se il telefilm fosse ambientato cinque anni prima, Miles sarebbe stato il cattivo. Ora cerca di comportarsi come uno dei buoni, ma continuerà a flirtare con il suo lato oscuro".
5 - Monroe perde il lume della ragione.
Dopo che Miles lo ha abbandonato di nuovo, Monroe vuole schiacciare la ribellione e farla pagare al suo ex socio, emettendo un ordine di ucciderlo a vista. David Lyons, il volto di Monroe, precisa: "Non avendo nessuno di cui fidarsi, Monroe prenderà delle decisioni discutibili. C'è un vuoto dentro di lui che tutto il potere del mondo non può riempire. È del tutto fuori controllo e non so se è ancora possibile una sua redenzione".
6 - Neville dovrà mettersi in discussione.
Per Giancarlo Esposito il suo personaggio non è necessariamente cattivo, esegue gli ordini per mantenere l'ordine. "Ma la sua devozione lo porterà a scontrarsi con il figlio Jason (J.D.Pardo), che vuole fargli vedere la verità, ovvero che Monroe sta massacrando la popolazione. Ma voglio credere che ci sia ancora speranza per lui".
7 - Il passato ritorna.
Vedremo altri flashback sul passato, su come Miles e Monroe siano arrivati allo scontro e scopriremo il legame tra Rachel e Miles.
8 - Una famiglia felice?
Racconta la Spiridakos: "La riunione con la madre fa emergere il risentimento in Charlie, soprattutto perché la madre non ha risposte da darle".
9 - Aaron (Zak Orth) avrà modo di redimersi?
La sua decisione di abbandonare la moglie avrà le sue conseguenze quando la incontrerà di nuovo, evento che avverrà molto presto, come racconta Kripke: "I due avranno modo di discutere della separazione, perché quando lui l'ha lasciata era un codardo, ma nel frattempo è molto cambiato".
10 - La fine dei giochi.
"Anche se la seconda parte della stagione racconterà dei tentativi di riportare l'energia dovunque, questo non sarà necessariamente lo scopo finale della serie. Forse proprio alla fine fine. Se la corrente rimanesse attiva per sempre, il telefilm diventerebbe una sit-com molto eccitante."
Ora la domanda che tutti si pongono è: dopo una pausa di quattro mesi, esiste ancora un futuro per Revolution?
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