Tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, il mondo del fantastico e della fantascienza ha perso alcuni suoi importanti protagonisti. Alberto Lisiero, fondatore e Ammiraglio dello Star Trek Italian Club ci ha lasciati a soli 48 anni. Sono stato anch'io un socio dello STIC e ho preso parte ad alcune convention nazionali e locali, ricavandone momenti piacevolissimi, passati insieme ad amici ed amiche di allora, tutti come me appassionati di Star Trek, ma anche di fantascienza. Momenti che tutti dovevamo in qualche modo ad Alberto e a Gabriella Cordone, sua compagna nella vita e nello STIC, che insieme ad altri pionieri fondarono agli inizi degli anni Ottanta in Italia un club di fantascienza dedicato ad una serie televisiva che non aveva certo avuto indici d'ascolti degni di essere notati. Ma loro, profeticamente, vi avevano intravisto motivi per stare insieme, per condividere delle passioni e per trascorrere momenti di puro divertimento. Ho intervistato Alberto per i vent'anni dello STIC (Delos n. 99, settembre 2006) e credo che nell'intervista traspaia tutta la passione che Alberto metteva nell'occuparsi di Star Trek in Italia e del club di appassionati che aveva fondato.

Se ne andato, poi, Riccardo Valla e qui l'improvvisa scomparsa di un grande della science fiction nostrana ci ha colpito molto. Non solo perché Riccardo è stato un pioniere della fantascienza, ma anche perché di questa rivista ne era stato uno delle colonne. Basta pensare che insieme a Gianfranco Viviani ha portato, negli anni Settanta, la fantascienza in libreria, attraverso le collane dell'Editrice Nord. Cosmo Argento, Cosmo Oro: basta leggere le sue introduzioni ai capolavori della fantascienza che la casa editrice milanese pubblicava per la prima volta nel nostro Paese per capire la profonda conoscenza che Riccardo aveva della letteratura fantastica e di fantascienza. Non a caso, proprio della nostra rivista, Riccardo con articoli vari e soprattutto con la sua rubrica Storia della fantascienza, successivamente ereditata da Salvatore Proietti, ci raccontava con il suo rigore scientifico i romanzi e i protagonisti del genere letterario che tutti noi amiamo. Nel 2008 avevamo concertato una nuova rubrica, Futuro di Ieri, in cui Riccardo si era ripromesso di raccontare gli autori più importanti della cosiddetta protofantascienza. Purtroppo la rubrica si è fermata a sole due puntate e il rammarico resta.

Sono scomparsi, poi, altri protagonisti a vario titolo della science fiction e del fantastico. Tra questi voglio ricordare lo storico francese Jacques Sadoul, di cui forse molti ricorderanno la sua Storia della fantascienza pubblicata decenni fa dalla casa editrice Garzanti e Paolo De Crescenzo, fondatore della casa editrice Gargoyle, che aveva riportato in Italia la letteratura horror a livelli impensabili. Di De Crescenzo ho un ricordo vivissimo di una chiacchierata fatta ad una Deepcon a Fiuggi. Eravamo semplicemente capitati vicini in uno dei pranzi della convention e, in modo quasi naturale, eravamo finiti per parlare di letteratura fantastica. Confesso che in quel momento non sapevo bene chi fosse, ma ne apprezzai l'affabilità come persona e la voglia di conoscere il mondo degli appassionati, anche se lì eravamo in prevalenza fan di fantascienza.

Altro lutto che ci ha colpiti è quello di Antonio Caronia. Restio a partecipare a vere e proprie convention, lo avevamo rivisto però ai Delos Days di Milano e noi di Delos avevamo puntualmente seguito la sua conferenza su Ballard. Di questo importante protagonista della fantascienza italiana vi rimando al ricordo che ne ha fatto per noi Vittorio Catani in questo numero.

A tutti loro dedichiamo questo numero, nella speranza di aver colto la loro lezione e di poterla portare avanti nel nostro piccolo...