
Questo è il testo originale del prologo che apre ogni episodio di Revolution, la nuova serie della NBC che partendo dal presupposto di una Terra in cui “un evento” ha sottratto l'energia elettrica, mette in scena una vicenda corale legata alla ricerca del ricongiungimento di una famiglia, quella della protagonista: Charlie Matheson.
Anche se a prima vista l'impianto narrativo non sembra discostarsi dalle tematiche miste familiari/fantastiche che purtroppo hanno segnato esperienze negative quali Terra Nova e Flash Forward (ormai chiuse), Falling Skies oppure la seconda serie di Walking Dead (dove i dialoghi e la soap opera prevalevano sull'azione) ad un esame più accurato le radici di Revolution sembrano quantomeno diverse.
Innanzitutto al timone della serie si sono piazzati Eric Kripke (ovvero lo showrunner di Supernatural, una serie di buon livello) e JJ Abrams (c'è bisogno di dire chi è? Che forse non è proprio garanzia di sicuro successo, però) coadiuvati per la regia dell'episodio pilota da Jon Favreau (già, quello di Iron Man e Cowboys vs Aliens).
Proprio Kripke, intervistato riguardo la genesi della serie, ha detto: “Quando inizio a pensare a nuove storie di solito lo faccio partendo da una immagine, non da un personaggio oppure da una frase tipo «cosa succederebbe se all'improvviso non ci fosse più l'elettricità?» L'immagine che avevo era quella di un duello alla spada davanti ad uno Starbucks con la parete ricoperta di edera. E quindi mi sono chiesto: come posso trasformare l'America moderna in un reame feudale dove possano esserci epiche avventure a base di eroi e felloni, amore e lealtà? E così ho iniziato a costruire il setting della serie ispirata all'avventura classica, epica, ai romanzi di John Campbell, a saghe quali il Signore degli Anelli o Star Wars. ;;;;Volevo raccontare la classica storia di un viaggio come hanno fatto prima di me nel Mago di Oz o nell'Odissea, con il vantaggio di poterlo fare alla televisione il che vuol dire molto più tempo per esplorare tutte le sfaccettature di un mondo avventuroso".
Fondamentale per Kripke è stato l'incontro con Abrams e il regista Jon Favreau. A tal proposito il produttore ha sottolineato che: "Quando mi sono incontrato con quelli della Bad Robot e dopo aver scritto il soggetto e affrontato lo sviluppo della serie insieme a JJ Abrams, una volta che ci è stato dato l'ok dalla NBC, abbiamo iniziato gli incontri con i registi, ed ecco che Jon Favreau viene, si siede nel mio ufficio e parte dicendo: «So cosa state facendo, non è una serie post apocalittica, la vostra è più simile al Trono di Spade, al Signore degli Anelli, l'ho capito subito». E io ho pensato solo: Ok, il lavoro è tuo. Non potevamo trovare di meglio."L'esperienza con Supernatural è stata certamente importante per Kripke: "Nella creazione di Revolution - ha affermato il produttore - ho cercato di non farmi influenzare dal mio passato con Supernatural, e penso che questo attirerà comunque

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