Qualcosa è cambiato in casa Fox quando ha avuto la possibilità di riportare Bryan Singer al comando della saga a cui aveva dato forma e sostanza. Certo, Matthew Vaughn aveva fatto un ottimo lavoro con X-Men: L'inizio, ma quando aveva declinato l'invito a tornare per il sequel, il dubbio sul livello qualitativo dell'inevitabile sequel aveva cominciato a serpeggiare tra i fan e gli addetti ai lavori. Almeno fino all'annuncio del ritorno di un nome di culto, quel Singer che aveva dato lustro ai mutanti Marvel cinematografici, per X-Men: Days of Future Past, previsto in uscita il 18 luglio 2014.
Il suo arrivo ha alzato il livello di impegno sulla produzione e come sappiamo, ha garantito il ritorno di molti volti visti nei film precedenti: Patrick Stewart, Ian Mckellen, Hugh Jackman, Anna Paquin, Ellen Page e Shawn Ashmore, senza contare il ventilato ritorno di Famke Janssen, ovvero Jean Grey.
Ora tocca allo stesso regista raccontare come sarà il film, in occasione di un'intervista rilasciata a Empire: "Sarà epico. Non credo che la gente si renda conto di quanto grande sarà questo film. Faremo riunire entrambi i cast".
Ma ci tiene a precisare che sarà fatto in modo del tutto coerente: "Lo abbiamo studiato in modo che abbia senso. Ho avuto una conversazione di due ore con James Cameron sul tema dei viaggi nel tempo, la teoria delle stringhe, il multiverso e argomenti di questo tipo. Devi creare le tue regole e poi rimanere fedele. Per questo Terminator e Ritorno al futuro hanno funzionato così bene". Senza contare un vantaggio oggettivo: "Ci sono alcuni meccanismi negli X-Men, certi poteri, percezioni, alcuni personaggi, che lo rendono possibile".
Per quanto riguarda la fedeltà al fumetto originale: "Abbiamo ripreso molti aspetti del fumetto, In Days of Future Past accadono molte cose, dovevamo distillarle. Ma penso che i fan saranno entusiasti di vedere gli aspetti migliori del fumetto riportati sul grande schermo".
E a proposito di mantenere una storyline coerente con gli altri film: "Terrò conto di tutti i film. Non mi limiterò a prendere i miei due capitoli e X-Men: L'inizio per mescolarli assieme. Terrò in considerazione tutto l'universo cinematografico così come è stato costruito finora, rispettandolo e lavorandoci sopra. Certo, sono state prese molte direzioni diverse e andrà fatta un po' di pulizia, ma non ignorerò gli altri capitoli".
X-Men: Days of Future Past si presenta non solo come il migliore episodio della saga, ma un vero e proprio nuovo inizio, da cui far partire nuovi interessanti capitoli, sempre sotto l'occhio vigile di Bryan Singer.
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