Dopo alterne vicende, nel 2005 terminava definitivamente le sue pubblicazioni Amazing Stories, il magazine di fantascienza più longevo della storia del genere. Anzi, la rivista che quel genere l’ha fondato, per certi aspetti, quantomeno come riconoscimento ufficiale di un certo tipo di narrativa. Di sicuro è il trampolino da cui hanno preso slancio gloriose carriere come quelle di Isaac Asimov o Ursula Le Guin. E l'elenco di chi è transitato su quelle pagine è infinito.
Si può capire come la chiusura della rivista fondata dall'americano (naturalizzato) Hugo Gernsback nel 1926 abbia rappresentato un brutto colpo per molti appassionati, tanto che in effetti qualcuno si è mosso per porvi rimedio. È infatti da poco online una nuova iniziativa che intende far tornare in vita quell'eredità sotto forma di una piattaforma "social" destinata al fandom.
Ospiterà numerosi blog di una squadra già piuttosto folta: oltre sessanta autori, editori, artisti e fan daranno fin da subito il loro contributo. E in effetti in pochi giorni il portale si è popolato di post interessanti. Nel comitato editoriale spiccano i nomi di Robert Silverberg e Frank Wu – vincitore di quattro Premi Hugo - come copertinista, e quattro ex redattori di Amazing Stories. L’editore è l’americano Steve Davidson, un appassionato con una lunga militanza nel fandom americano (ed ex giocatore professionista di paintball!) che ha acquisito i diritti nel 2011 dopo che Hasbro li aveva lasciati scadere nel 2008.
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