La rotazione della Terra si è fermata in seguito a terremoti ed eruzioni. Il Polo Nord è diventato una landa desolata, anzi di più, un deserto rovente dove il sole batte 24 ore su 24. A generare tale situazione è stato il genere umano, che nella sua insaziabile fame di petrolio e altre risorse ha sbilanciato gli equilibri ancestrali della natura.
È questo lo scenario post-apocalittico con cui si apre Noon, un corto che aspira a diventare un film, e anche presto. Seguiamo il protagonista, un mercenario, che si è fatto pagare per guidare un gruppo di ribelli verso Noon, una delle città più ricche della Terra. Ma dovranno passare un checkpoint militarizzato, e ovviamente i soldati, per altro tutti corrotti, non vanno tanto per il sottile.
Dieci minuti di corto con cui l'americano Kasra Farahani spera di attirare l'attenzione di Hollywood, anche se, leggendo in giro per vari siti, pare che stia già incontrando qualche produttore. Del resto non si tratta proprio dell'ultimo arrivato, visto che nel suo curriculum figurano varie collaborazioni come "concept artist" per titoli come Spider-Man 3, Hancock, Avatar, Alice in Wonderland, tanto per citare quelli più in ambito fantascienza/fantasy. Ed è stato scenografo per Star Trek Into Darkness.
Con Noon è al suo esordio come sceneggiatore e regista. Da una parte si può dire che la sua vasta esperienza emerga nel comparto visivo, il cui effetto è sicuramente d'impatto, considerando anche il fatto che il progetto è ancora in cerca di fondi. Dall'altra bisognerà vedere che piega prenderà la storia in sé. Per ora non lascerà certo a bocca aperta chi mastica almeno un po' di fantascienza.
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