Iron Man 3 è probabilmente il film più atteso dell'anno, al punto che anche Superman avrà il suo daffare per affrontare un personaggio che il mondo ama da ben tre capitoli, mentre per Clark Kent si tratta di un nuovo inizio. Ma, in certo senso, lo sarà anche per Tony Stark, secondo quanto raccontato dal boss della Marvel Kevin Feige durante un'intervista a Mtv: "Buona parte del viaggio di Iron Man 3 sarà basato sull'esperienza di Tony con gli Avengers".
Solo che non sarà come possiamo immaginare: "Sarà come una sindrome da stress post-traumatico. Dopo gli eventi di The Avengers, Tony si è davvero ritirato nel suo laboratorio, dove sta realizzando una versione super avanzata dell'armatura".
E sarà qualcosa di molto diverso da quanto visto finora: "Ha progettato un'armatura che può costruirsi addosso a lui in pezzi singoli, ovunque e in qualsiasi momento". Per un motivo concreto: "Comincerà a rendersi conto che l'ha realizzata per un solo motivo: non vuole più stare fuori dall'armatura. Ha visto molte cose durante gli Avengers e ha incontrato molte persone potenti, molto più potenti di lui".
Ma come ben sappiamo dai trailer, il suo ritiro sarà di breve durata e il risveglio davvero brusco: "Quella devastazione lo porta su un percorso nuovo ma familiare. Lo riporta al Tony che conoscevamo nel primo film, quando veniva portato via dal convoglio e all'interno di una caverna con nient'altro che una scatola di rottami: è affascinante vedere Tony che cerca di capire come sfuggire da questa situazione".
Una situazione tutt'altro che facile: "Buona parte del film vede Tony perso, senza i suoi strumenti e con un'armatura in buona parte distrutta. Ma è questo il suo superpotere. Non è nato ad Asgard, non è stato colpito dai raggi gamma né gli è stato iniettato il siero del supersoldato. Il suo potere risiede nella sua mente: è stato bello mettere Tony in un angolo con niente in mano e vedere come ne usciva".
E avrà bisogno di tutte le sue capacità quando affronterà il Mandarino (Ben Kingsley): "Abbiamo percepito che c'era margine per esplorare il Mandarino come non era mai stato fatto prima. Abbiamo scoperto che non c'era modo di trovare una storia definitiva sul Mandarino nei fumetti, così abbiamo fatto come sempre: abbiamo amalgamato. Eppure sono certo che se stampassimo questa storia, i fan saprebbero indicare un arco narrativo specifico". Dunque, com'è questa versione della nemesi di Tony Stark? "Il mandarino è implacabile, è una minaccia senza freni e come avete visto nel trailer, non è uno con cui scherzare".
Feige elogia anche il lavoro di Robert Downey jr, che ha subito una frattura alla caviglia durante le riprese: "Robert ha dato tutto se stesso in questa performance, non si fermato davanti a niente".
Il produttore ha inoltre lodato il gran lavoro compiuto da Gwyneth Paltrow e Don Cheadle, ma soprattutto, il grande impegno del regista Shane Black: "Nessuno di noi, io, Robert, persino Jon Favreau, ha mai nascosto come Shane abbia lavorato nell'ombra nel primo film, aiutando con certe scene e sul tono della storia. Questo non è solo il culmine della trilogia su Iron Man. Questo è Iron Man 3: un film di Shane Black. Che, per me, è di gran lunga l'aspetto più particolare del film".
Ma cosa succederà dopo questo capitolo? "Io penso che Iron Man sia come James Bond e Batman, le cui storie proseguono senza sosta. Dove andremo dopo Iron Man 3? Non voglio guardare così lontano, ma so che abbiamo altre storie su Tony da raccontare e le racconteremo un film, o due, alla volta".
Nel frattempo, preparatevi all'arrivo di Iron Man 3, il 3 maggio 2013.
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