Edizioni Della Vigna, nella collana La Botte Piccola, ha pubblicato il romanzo Storie alla melanina verde (1990-2012) dello scrittore Mauro Antonio Miglieruolo, autore il cui nome è conosciuto da molto tempo fra gli appassionati di fantascienza.
Autore apprezzato del romanzo Come ladro di notte (ristampato recentemente nella collana Urania Collezione n. 77), del romanzo breve Arrivano (La Botte Piccola n. 4) e vari altri, nonché di un grande numero di ottimi racconti pubblicato su di una miriade di riviste (Galassia, Futuro Europa, Urania, Nova sf, Verso le stelle, Robot e varie altre).
Storie alla melanina verde è un romanzo che comprende quattro avventure di uno "scalcinato" investigatore che vive sul nostro pianeta in un non precisato futuro. E, come tanti investigatori, è sempre alla ricerca di un cliente, possibilmente ricco, e di un lavoretto facile.
Nei quattro casi che Carboli affronta (L'ossiuro di Capella IV, Il caso del Robdo assoggettato, La pornodiva e infine Automicidio) per uno strano caso della vita, avrà sempre la stessa cliente. Ovviamente bella, ricca e in procinto di chiedere il divorzio (ma poi è proprio vero che vuole divorziare dal ricchissimo marito?).
Pagato profumatamente con particolari "cristalli liquidi" che con apposita apparecchiatura permetteno di vivere intense ore di avventure virtuali, Carboli assume l'incarico di scoprire se il marito della donna è succube di un "ossiuro", ovvero esseri provenienti da Cappella IV, i cui umori sono per l'uomo una droga di cui poi non può più farne a meno.
Dopo varie avventure riuscirà a risolvere il caso con la morte dell’ossiuro, per questo fatto subirà una condanna a due mesi di carcere, strappando poi alla cliente e a suo marito una parcella astronomica. Ci saranno poi casi particolari con Mentat, Robdi e altro ancora.
Un brano dalla prefazione dell'autore
Storie alla Melanina Verde appartiene a un diverso tipo di esperienza letteraria. Il primo aspetto, evidente a tutti coloro che lo leggeranno, è la commistione tra giallo d'azione e fantascienza. Ma ce ne sta un secondo, il quale è all'origine di qualcuna delle difficoltà del testo (e quale testo ne è esente?). Questa difficoltà è data dal tentativo di costruire una storia traducibile immediatamente in un canovaccio, se non proprio una sceneggiatura, per un filmetto di fantascienza. La semplificazione eccessiva di certi passi, le ambientazioni, i passaggi sono appunto costruiti per offrire a un eventuale ipoteticissimo disegnatore la possibilità di estrinsecarsi con tavole potenzialmente ricche di particolari che la creatività dell'artista può divertirsi a inventare.....
L'autore
Mauro Antonio Miglieruolo è nato a Gretteria, in provincia di Reggio Calabria nel 1942, e una decina di anni dopo si è trasferito a Roma, dove vive attualmente. Appare più volte a partire dal 1963 nella rubrica Il Marziano in Cattedra di Urania.
Scrive anche su Galassia, sulla fanzine Verso Le Stelle e su Oltre il Cielo.
Nel 1972 appare su Galassia il suo primo romanzo, Come ladro di notte; in seguito collaborerà anche con Robot (suscitando un certo scandalo con il racconto Circe), Nova SF*, Futuro Europa e altre storiche riviste del genere. Nel 2007 si è aggiudicato il Premio Italia con l'antologia Assurdo virtuale.
La produzione letteraria di Miglieruolo, forse il più anticonformista degli autori di fantascienza italiani, non è vastissima, come si può vedere dalla bibliografia. Ma è compensata da uno stile in cui nessuna parola è lasciata al caso.
La quarta di copertina
Carboli è un investigatore scalcinato, dispostissimo a trascorrere qualche mese in galera quando ne vale la pena, e ha agganci con un locale di dubbia fama e un avvocato esperto in pratiche poco lecite almeno quanto in quelle legali.
Qui lo troviamo alle prese con un’incantevole cliente i cui propositi non sono mai cristallini... e Carboli, oltre che da mentat, ossiuri e robdi, dovrà guardarsi anche da lei.
Mauro Antonio Miglierurolo, Storie alla melanina verde (1990-2012)
Edizioni Della Vigna, collana La Botte Piccola 15, pagg. 189, euro 12,50
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