Così, la fine del mondo non c'è stata: il 2012 è stato un anno pessimo sotto molti punti di vista, ma almeno non si accollato anche la responsabilità di essere l'ultimo. La crisi economica ha morso e forse ancora di più ha morso la cura. Un numerino che da due diventa tre non basta certo a cambiare le cose, ma per tutti la speranza è che il 2013 rappresenti almeno il cambio di tendenza e l'avvistamento di una luce in fondo al tunnel. Che non siano, ovviamente, i fari di un'astronave Vogon che viene a demolire quello che è rimasto in piedi per costruire un'autostrada galattica.
Noi ce speriamo per noi e lo auguriamo a tutti, col nostro solito augurio: un fantastico 2013, e che sia fantastico in tutti i sensi: bello, ma anche ricco di cose fantascientifiche.
Dal punto di vista editoriale il 2012 è stato senza dubbio l'anno di Urania: sessantenario, lancio della versione ebook, nuova grafica, tante celebrazioni. Ma in generale per il mercato librario della fantascienza è stato un anno buio, con vendite ancora in calo e pochi titoli di rilievo usciti. Tra i titoli italiani, i libri di cui si è più parlato sono stati I senza-tempo di Alessandro Forlani (premio Urania), Ferro 7 di Francesco Troccoli e Mondo9 di Dario Tonani.
Nel cinema due film attesissimi: The Avengers di Joss Whedon che in generale ha soddisfatto gli spettatori, anche se forse non completamente, e Prometheus, che invece è stato una grossa delusione. Nelle serie tv la sfida degli ascolti non sta andando bene in generale, e per le serie tv va anche peggio.
Durante il 2012 il mondo della fantascienza si è impoverito anche a causa della scomparsa di molti personaggi che ne avevano fatto la grandezza. Scrittori di primissimo piano come Ray Bradbury, Harry Harrison, Boris Strugatsky; produttori come Gerry Anderson, artisti come Carlo Rambaldi e Ralph McQuarrie. Se Urania ha festeggiato i sessant'anni ha anche sofferto la perdita di due persone che ne hanno scritto la storia come Laura Grimaldi e Carlo Fruttero.
E la scienza ha perso due grandi protagonisti come Neil Armstrong e, proprio in questi giorni, Rita Levi Montalcini. Chiudiamo con un ricordo di tutti i grandi che ci hanno lasciato quest'anno.
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