È arrivato il terzo filmato ufficiale di Star Trek Into Darkness, dopo l'announcement trailer diffuso sul web una decina di giorni fa e dopo l'anteprima di nove minuti vista nel cinema Imax (ma non in Italia, a quanto sembra) in abbinamento al film The Hobbit An Unexpected Journey.
Si tratta di un teaser trailer della durata di circa due minuti, con la voce narrante di Christopher Pike che "fa la ramanzina" a Kirk prevedendo che la sua avventatezza finirà per mettere in pericolo tutto l'equipaggio. Molte scene ad effetto ricche di computergrafica; il trailer si conclude con i famosi dieci secondi del trailer giapponese che richiamano l'Ira di Khan.
Molte belle immagini ma pochissima sostanza che possa far capire qualcosa sulla trama o - men che meno - sull'identità di un certo personaggio. Focalizza però il tema di base del film, che riguarda la responsabilità individuale nei confronti della "famiglia" intesa nel senso più allargato.
Ormai il caso mediatico che Abrams e soci hanno sollevato sul film fa quasi passare in secondo piano la storia del film: il grande interrogativo è sul nome del cattivo, interpretato da Benedict Cumberbatch. Fin dall'inizio molti si erano chiesti se il secondo film di questa nuova serie sarebbe stato in qualche modo un remake di L'ira di Khan. Poi Karl Urban (che interpreta McCoy) si era "lasciato sfuggire" che "Curberbatch era stato un ottimo Gary Mitchell". Smentita (fintamente) imbarazzata di Lindelof che negava e diceva che il nome sarebbe stato segreto fino all'ultimo. I fan lanciatissimi in speculazioni fin quando arrivava l'announcemente trailer: Cumberbatch sembra avere poteri particolari ma non divini, quindi niente Mitchell, ma nella versione giapponese si scoprono dieci secondi in più che sembrano replicare una scena analoga in L'ira di Khan. Poi arriva una foto promozionale ufficiale il cui la didascalia recita "Benedict Cumberbatch nella parte di John Harrison".
Infine, qualche giorno fa, hanno cominciato a emergere diversi dettagli non pubblici, come nomi presenti di libretti preparatori e su copioni, che riportano il nome di Robert April. Con una solida teoria a supporto, oltre alle prove oggettive (seppure anch'esse, ovviamente, possano essere trappole e manipolazioni).
Il trailer è per ora visibile qui
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