Alla sessantanovesima Mostra del Cinema di Venezia è stata presentata, fuori concorso, l'ultima fatica del regista cinese Stephen Fung. Prodotto dal famoso Jet Li e scritto dallo stesso Fung, con reminescenze che potrebbero ricordare i famosi Shaolin Soccer o Kung Fu Hustle, Tai Chi 0 è un'opera peculiare che sembra fondere diversi generi molto lontani da loro in un calderone di azione esplosiva.
Fumetto, wuxia fantastico, cinema muto e fantascienza si intrecciano in una trama abbastanza semplice e decisamente incentrata sulla formazione di un giovane eroe e sul suo apprendistato per scoprire i segreti delle vere arti marziali. Yang Luchan, interpretato dal giovanissimo Yuan Xiaochao, arriva al villaggio di Chen per imparare uno stile di Kung Fu morbido che gli permetta di padroneggiare, senza morirne, i terribili poteri. Peccato che il suddetto villaggio sia proprio sul percorso della nuova ferrovia voluta dal governatore della provincia e da un giovane reietto originario proprio di Chen ma impadronitosi dei "segreti" tecnologici di un occidente decisamente steampunk.
Duelli mozzaffiato, per le coreografie del famosissimo Sammo Hung (ha lavorato con Bruce Lee, Jet Li e Jackie Chan), uomorismo al limite del paradossale e scene incredibile sono la firma di un lungometraggio sempre in equilibrio fra la parodia, il faceto e un film d'azione quasi serio, equilibrio che non sempre si mantiene e che lascia spazio ad ampi scivoloni non in grado, però, di rovinare il divertimento di una visione. Ecco il trailer.
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