Guardando all'opera portentosa, divisa in tre film, che Peter Jackson ha tirato fuori dal libretto di J.R.R. Tolkien Lo Hobbit, ci piace pensare che Tolkien stesso, se alla sua epoca ci fosse stata l'attuale tendenza a remake e reboot, avrebbe forse voluto riprendere e modificare la sua opera in modo simile. Lo Hobbit fu l'esordio per Tolkien, il primo abbozzo di quella che sarebbe diventata la sua straordinaria Terra di Mezzo, e gli errori che commise furono diversi, soprattutto nel tono, nell'uso di elementi fuori luogo, nella stringatezza di alcune parti. Lui stesso in seguito se ne pentì, ma del resto Lo Hobbit fu il punto di partenza dal quale poi vennero fuori ben altre storie.
Peter Jackson aveva una necessità: prendere quella che era poco più che una fiaba per bambini e trasformarla in qualcosa di epico e grandioso come Il Signore degli Anelli, riadattando pezzi, espandendo scene appena accennate, aggiungendo materiale tratto dalle appendici della Trilogia.
Scopriremo, da questa settimana e nei prossimi anni, se ci è riuscito. Intanto, da ieri è uscito nelle sale di buona parte del mondo Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato. Sarà comunque curioso per gli appassionati di fantascienza ritrovare l'Arthur Dent di Guida galattica per autostoppisti, ma anche il Watson in Sherlock, Martin Freeman, nella parte del protagonista Bilbo.
Sinossi
Lo hobbit Bilbo Baggins lascia la Contea, dove vive, per avventurarsi verso il monte Solitario, accompagnato da alcuni nani.Scopo del viaggio è reclamare un tesoro che è stato loro sottratto dal drago Smaug.
Lo Hobbit Un viaggio inaspettato (The Hobbit: An Unexpeted Journey, 2012), di Peter Jackson, con Martin Freeman, Ian McKellen, Richard Armitage.
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