Nel 2009 Guillermo del Toro si è cimentato nella sua prima fatica letteraria con The Strain (in italiano La progenie, Mondadori). Scritto a quattro mani insieme all'autore americano Chuck Hogan (Il principe dei ladri), il romanzo è un horror con un andamento da thriller e un setting decisamente apocalittico: si racconta lo "sbarco" dei vampiri negli Stati Uniti, dove si scatena una vera e propria guerra. Nel giro di pochi anni il genere umano viene decimato. Sopravvivono poche sacche di resistenza. Le ore di luce si riducono a due al giorno, mentre la pandemia dei vampiri non sembra conoscere fine. Due i seguiti (La caduta, 2011 e La notte eterna, uscito nel maggio 2012) per una trilogia che ha tutta l'aria di prendere la via del cinema, prima o poi.

Intanto il marchio ha imboccato la strada del fumetto grazie a Dark Horse Comics, il più grande editore indipendente di fumetti statunitense che già "conosce" del Toro essendo stato lui il regista di Hellboy. Dark Horse ha dato il via a una serie il cui primo numero è uscito nel novembre 2011. Previsti ventiquattro albi in totale nell'arco di due anni, otto per ciascuno dei tre romanzi. È stato da poco pubblicato il nono, che inaugura il secondo ciclo.

E, forse per spingere un po' il titolo, la Dark Horse ha prodotto un "comic movie", appena pubblicato sul canale Youtube di Geek & Sundry, una community online dedicata a fumetti, videogiochi, libri e hobby. I produttori del comic movie per conto di Dark Horse Comics sono in effetti i fondatori della community, ovvero Felicia Day (The Guild, Dr. Horrible, Eureka), Kim Evey (The Guild, Dragon Age: Redemption) e Sheri Bryant (Rock Jocks).

I primi due in particolare hanno lanciato The Guild, la web series sulla vita di una gilda di giocatori online, capace di raccogliere oltre 150 milioni di visite, mentre Geek & Sundry veleggia oltre i venti milioni. I due hanno inoltre la bellezza di oltre cinque milioni di followers su Twitter e quasi settecentomila fan su Facebook. Insomma, gente che conosce bene il web e i social media, tanto da guadagnarsi la fiducia di Dark Horse Comics su un titolo non secondario, soprattutto se davvero del Toro deciderà di alzare la sbarra del progetto e portarlo un domani sul grande schermo.