Per molti, the man in the suit, come viene chiamato il personaggio di Jim Caviezel in Person of Interest, altri non è che una versione ancora più realistica nientemeno che di Batman, e se si considera il nome dietro la creazione della storia non è difficile crederlo.
Jonathan Nolan è il fratello del più famoso Christopher nonché coautore di tutte le sceneggiature dei suoi film, e con Person of Interest ha potuto lanciare la sua personale versione di un vigilante sconosciuto che lavora per qualcosa di più grande di lui.
Da qui in avanti si entra nel mondo degli spoiler legati alla stagione uno, per cui se non avete ancora visto il finale, vi sconsigliamo di proseguire.
Bene, come ricorderete, Finch (Michael Emerson) è stato rapito da Root (Amy Acker), il duo Carter (Taraij P. Henson) e Fusco (Kevin Chapman) hanno scoperto di lavorare per la stessa persona, e Reese ha ricevuto una telefonata da un telefono pubblico dopo aver direttamente chiesto aiuto alla Macchina.
Per spiegare cosa aspettarsi dalla nuova stagione, che ha appena debuttato negli States, sono stati intervistati da Blastr le due menti dietro la realizzazione del telefilm: il suddetto Nolan e il coautore Greg Plageman, che arriva da una lunga carriera con telefilm come NYPD Blue, Law And Order e Cold Case.
"Ripartiamo esattamente da dove ci siamo fermati" racconta Nolan. "Un telefono squilla a un angolo di New York e Reese scopre cosa lo aspetta dall'altra parte della linea."
Ma la seconda stagione ha un altro piano ambizioso: "Torneremo indietro nel tempo per scoprire alcune cose che riguardano La macchina."
Plageman precisa che "nella stagione speriamo di raccontarvi qualcosa in più del nostro personaggio preferito... la macchina. Stava lavorando per noi dietro le quinte per tutta la prima stagione, ma ora scopriremo cosa la anima."
Il tutto senza perdere di vista la struttura narrativa ampiamente definita:
"Nello stesso tempo, resteremo fedeli al cuore del telefilm: il nostro team di combattenti che prendono a calci il crimine ogni settimana per salvare i newyorkesi".
Per Nolan però, la stagione due è quella dei cambiamenti: "Non aspettatevi però che la serie sia rimasta identica alla prima stagione: ci saranno cambiamenti ed evoluzioni. Il terreno di gioco è cambiato, i nostri protagonisti hanno sempre avuto difficoltà a fidarsi l'un l'altro e ora viene chiesto loro di fare esattamente questo: fidarsi. E nel frattempo i rischi aumentano considerevolmente, visto che Carter e Fusco dovranno andare sempre più spesso oltre i limiti e i confini della legge."
Jonathan Nolan racconta qual'è la sfida più difficile: "Scrivendo 20 sceneggiature a stagione, la vera sfida è trovare nuovi modi di sorprendere il pubblico in termini di colpi di scena, sparatorie e diavolerie tecnologiche. Ma il nostro staff di sceneggiatori lavora costantemente per creare nuovi trucchi, abbiamo del gran materiale pronto a colpirvi questa stagione."
Nel campo delle guest star avremo il ritorno di volti noti e altri che arrivano direttamente da una certa isola made in Abrams: "Amy Acker ritorna nei panni di Root, Ken Leung (ovvero il Miles di Lost) farà la sua comparsa (probabilmente senza parlare ai morti), vedremo il volto di culto di Julian Sands, Robert John Burke (che qualcuno ricorderà nel pessimo Robocop 3) riprenderà il suo ruolo di Simmons, capo dei poliziotti corrotti e rivedremo la bravissima Carrie Preston, in vacanza da True Blood nonché moglie nella vita vera di Michael Emerson, sempre nei panni della ex fidanzata di Finch che lo crede morto."
Ma non è tutto: "Desideriamo poter rivedere i personaggi ricorrenti: Paige Turco, ovvero Zoe, la donna che risolve problemi, ma soprattutto, l'agente Stanton (Anne Parisse), che abbiamo visto impegnata in una non proprio pacifica discussione con l'agente Snow (Michael Kelly). Dall'ultima volta che li abbiamo visti, i due stanno architettando qualcosa."
Non vediamo l'ora di incontrare La macchina.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID