Con il romanzo La caccia (2012) scritto da Laura Pugno, definita la più visionaria e scabra dei nostri nuovi narratori, la casa editrice Ponte alle Grazie inaugura la collana Scrittori. Ponte alle Grazie dichiara che sarà "una collana che raccoglierà la narrativa letteraria della casa editrice e che nasce con l’intenzione di rispondere a una domanda di qualità letteraria, di scoperta del nuovo (contenuti e forme della letteratura oggi), e riconoscimento di voci d'autore, italiane e straniere, emergenti o affermate, sempre uniche e selezionate".
Il romanzo, in libreria dal 20 di settembre, ci narra la storia di due fratelli, Nord e Mattias, uniti dal dono della telepatia. Un dono che devono tenere nascosto. Poi un giorno Nord scompare sulle montagne. Il Gora è un luogo oltre il quale non si osa andare e dove è scomparso il loro padre. Nord vi è andato con la volontà di sconfiggere la Bestia, ma non è più tornato. Mattias partirà alla sua ricerca seguendo le visioni che la connessione telepatica con il fratello gli fornisce. Sarà una ricerca difficile in una natura selvaggia che nulla offre, con il pericolo di trasformarsi da cacciatore in preda della Bestia.
Un brano dal testo
"Lei sorride, e improvvisamente vedo che è bella, molto bella, che la bellezza di ognuno dei particolari del corpo – i capelli color fuoco, la pelle così bianca, di un biancore che riflette la luce – si somma in una qualità più grande. Sorride, e io cerco un modo per trattenerla. Mi chiedo cosa posso offrirle, mentre lei alza gli occhi verso di me, occhi color terra, chiari."
L'autrice
Laura Pugno è nata a Roma nel 1970. Ha pubblicato tre romanzi, Antartide (minimum fax, 2011), Quando verrai (minimum fax, 2009), Sirene (Einaudi, 2007; Premio Libro del Mare 2008 e Premio Dedalus 2009); una raccolta di racconti, Sleepwalking (Sironi, 2002); tre raccolte poetiche, La mente paesaggio (Perrone, 2010), Il colore oro (Le Lettere, 2007) e Tennis (NEM, 2002); la plaquette gilgames’ (Transeuropa, 2009) e i testi teatrali di DNAct (Zona, 2008). È presente in varie antologie di prosa e poesia, tra cui Nuovi poeti italiani 6 (a cura di Giovanna Rosadini, Einaudi 2012), Poeti degli Anni Zero (a cura di Vincenzo Ostuni, Ponte Sisto, 2011), Narratori degli Anni Zero (a cura di Andrea Cortellessa, Ponte Sisto, 2012) e nel Decimo quaderno italiano di poesia contemporanea (a cura di Franco Buffoni, Marcos y Marcos, 2010).
La quarta di copertina
In un giorno qualsiasi, nella città di Leilja, il cadavere di una donna rossa viene ritrovato nella modesta casa di un uomo. C’è molto sangue, ma non le appartiene: lo ha perso l’uomo, un ex miliziano che risponde al nome di Nord, ora scomparso. Suo fratello Mattias, che gli è legato dalla misteriosa e proibita pratica della telepatia, si avvia a seguirne le tracce, che lo portano sui monti selvaggi ed arcaici del Gora: un confine assoluto oltre il quale vivono imprecisate civiltà, un luogo dove la Natura è per sempre irredimibile, dove le rosse volpi sopravvivono a ogni furbizia dei cacciatori. È lì che scomparve un giorno il padre dei due ragazzi, è da quel luogo che discende la bellissima donna mutante che è stata ritrovata morta, è lì che vive un’enorme e imprendibile Bestia minacciando la vita dei cittadini, ed è lì che Mattias intuirà l’essenza nascosta della propria stirpe, la chiave autentica della propria esistenza, il senso della naturalità perduta per sempre eppure continuamente presente nel vivo, nel corpo di ognuno.
Laura Pugno, La caccia (2012)
Ponte alle Grazie, collana Scrittori, pagg. 131, euro 14,00
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