Sono iniziate a Toronto le riprese di Robocop, il remake che riporterà sul grande schermo il poliziotto (semi) cibernetico a cui ha prestato il volto Peter Weller nell’ormai lontano 1987. Non ci sarà più Paul Verhoeven alla regia. Al suo posto José Padilha, regista brasiliano reso famoso da Tropa de Elite, adrenalinico film del 2008 sulle forze speciali della polizia brasiliana (da vedere, quantomeno a chi piace il genere).
Neanche il tempo di disporre le telecamere, che già circolano sulla rete le prime immagini dal set suscitando reazioni miste. Com’era lecito aspettarsi, il nuovo Andy Murphy/Robocop, essendo interpretato dal trentaduenne Joel Kinnaman (The Killing), ha un aspetto più giovanile e prestante, ed è questa già una prima differenza dal Robocop di Weller. Tuttavia anche l’armatura ha ricevuto un notevole restyling. E, forse perché si tratta di foto fuori contesto e rubate dal set, non ha fatto una grande impressione. In ogni caso, giudicate voi.
Al di là comunque delle primissime immagini, che ovviamente hanno un valore relativo, sembrano esserci tutte le premesse per evitare un remake tout court, che forse non avrebbe la stessa efficacia a distanza di venticinque anni. Padilha ha più volte dichiarato di volersi distanziare dal modello, andando ad esplorare il momento del dolore e del passaggio, la trasformazione dell’uomo Murphy nella macchina Robocop. Nell’originale in effetti il tema veniva appena accennato.
Un elemento di ulteriore interesse è il trittico di attori messi lì a puntellare la figura del protagonista: Gary Oldman, appena smesse le vesti di James Gordon in The Dark Night Rises, sarà lo scienziato che si inventa Robocop; Samuel L. Jackson, ovvero Nick Fury in The Avengers e tanti altri film targati Marvel (anche futuri), sarà un carismatico magnate dei media; infine si è aggiunto a fine agosto Michael Keaton, che impersonerà Raymond Sellars, il cattivone amministratore delegato della Omnicorp.
Comprensibile l’entusiasmo di Padilha: "Keaton è la ciliegina sulla torta. Ora abbiamo un cast stellare e un’ottima sceneggiatura (firmata dall’americano Joshua Zetumer, ndr). Non vedo l’ora di riportare Robocop per la strade di Detroit!”.
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