Torna nelle librerie Torben Guldberg con il romanzo Il canto dell’immortale (Sange om udodelighed, 2011). Dello scrittore, danese trentasettenne, con alle spalle esperienze di attore di teatro e di cinema, è comparsa in Italia la prova d'esordio Tesi sull’esistenza dell’amore, edita sempre da Longanesi nel 2009. Il nuovo romanzo si può definire un prequel con una variante: la voce narrante è un misterioso uomo immortale che ci narra le esperienze della sua lunga vita a partire dall’anno Mille per arrivare agli albori del Rinascimento.

Come nelle migliori saghe nordiche, il romanzo sa intrecciare realtà e mito. La storia del protagonista si snoda lungo cinque secoli densi di avvenimenti per l'Europa. Dai timori e le superstizioni per l’inizio del nuovo millennio fino all’arte del periodo rinascimentale, passando per le crociate del 1200 e la peste del 1300, l'Immortale intreccia la sua esistenza con quella delle persone comuni, che nel mondo vivono cercando un senso alla loro esistenza e al loro soffrire, e canta di guerrieri ed eroi, streghe e cantastorie, nel tentativo continuo di comprendere e spiegare i grandi temi dell'umanità: l'amore e la fede, il mito e la realtà, la morte e la rinascita.

Un brano dal testo

"Il mio nome è dimenticato. Ma si è cantato di me, nel canto ho molti epiteti, e uno di essi è l’Immortale. Che questo basti per ora. Sono nato sulle rive di un fiume, il Gudena, avvolto in un panno, posato in una cesta e spinto fra le correnti. Mia madre era vergine. Un nuovo millennio era appena iniziato.Non sono l’unico a essere venuto al mondo in quel modo, sono stati scritti canti e raccontate leggende su diversi di noi. Il potente re Sargon di Akkad, il guerriero indiano Karna figlio del sole, il profeta ebraico Mosè. Non ero l’unico nemmeno quel giorno." 

L'autore

Torben Guldberg, danese, è nato nel 1975. Ha studiato recitazione presso il teatro di Aarhus, dove dal 1998 ha fatto l’attore. Tesi sull'esistenza dell'amore, il suo esordio letterario, lo ha segnalato immediatamente tra gli astri nascenti della letteratura scandinava, conquistando il pubblico grazie al passaparola dei lettori e al plauso unanime della stampa danese, che ha richiamato l’interesse di molti editori stranieri.

La quarta di copertina

Questa è la storia di un uomo e di una vita lunga cinque secoli. Ma, soprattutto, è una storia d’amore. Dall’anno Mille, segnato dai terrori superstiziosi per l’inizio del nuovo millennio, fino agli albori del Rinascimento, passando per le Crociate e la peste del 1300, l’immortale voce narrante di questo romanzo intreccia la sua esistenza con quella delle persone comuni, che nel mondo vivono e soffrono cercando un senso ai loro affanni. E l’Immortale sconta la condanna alla vita eterna e paga le conseguenze di un amore spezzato, cantando le gesta di guerrieri ed eroi, di streghe e menestrelli, di malfattori e poeti, nel tentativo continuo di comprendere e spiegare i grandi temi dell’umanità: le passioni terrene, la fede, il dolore, la morte. E primo fra tutti il sentimento che, nella sua ineffabilità, rimane sempre uguale a se stesso: l'amore. 

Torben Guldberg, Il canto dell'Immortale (Sange om udodelighed, 2011)

Traduzione Bruno Berni, Longanesi, collana La Gaja Scienza 1062, pagg. 419, euro 19,90