Trans-media, cross-media e termini simili. È ormai quasi inevitabile che una storia partorita oggi viva su diversi canali. Un film portà con sé il videogioco, il fumetto e via dicendo. Oppure vive sulla rete (o nel mondo reale) in modo virale, magari prima ancora che il film stesso sia uscito, come avvenuto per progetti come District 9, Lost, Fringe, Blair Witch Project, Cloverfield e tanti, tanti altri, fino a risalire – se vogliamo – a Orson Welles e al suo scherzetto in radio per lanciare La guerra dei mondi, che gettò nel panico gli Stati Uniti.

Un po’ per motivi commerciali, un po’ per visibilità, un po’ per portare alle estreme conseguenze le possibilità offerte dalle moderne tecnologie, le storie assumono più forme anche per cercare di coinvolgere il più possibile l’utente finale. E c’è qualcuno in Francia che vuole provare ad andare fino in fondo su questa strada. Uscirà nell’autunno 2012 Alt-Minds, primo progetto di fiction "totale", nel senso di pienamente immersiva e interattiva. Ovvero tutti potranno entrare a far parte della storia, partecipando alla sua evoluzione da qualsiasi piattaforma, social networks in primis, passando dai videogiochi e tanto altro. Dunque non più una storia concepita su un medium e poi in qualche modo adattata ad altri per cercare di moltiplicarne l’eco, ma una storia che viene in sé alimentata dai vari canali, che si influenzano l’un l’altro in tempo reale.

Per quanto interessante, il progetto è ancora avvolto da una buona dose di mistero. I due video riportati in coda all’articolo fanno capire che la storia, o quantomeno il canovaccio di base, sarà un tecno-thriller con qualche spunto nel paranormale che ruota attorno al rapimento di cinque ricercatori, probabilmente impegnati in qualche attività che ha dato parecchio fastidio ai soliti poteri forti.

L’utente sarà ovviamente coinvolto nelle indagini tramite tablet, pc, cellulare, web, ma rimane da capire come e quanto sarà impegnato e soprattutto quanto la storia sarà realmente aperta. Le possibilità tecnologiche forse ci sono, ma il budget a sostegno di una produzione non proprio Hollywoodiana? Sono coinvolte la Lexis Numerique, casa di produzione di videogiochi al cui attivo risultano per la verità non moltissimi titoli, anche se sviluppa su varie piattaforme (forse il più famoso è Amy, survival horror per pc, Xbox 360 e PS3), e la telco francese Orange. Dunque non proprio un progetto open o indipendente. Staremo a vedere come verranno concretizzate le premesse. Intanto ecco i video.