Il trailer di Italian Spider-Man è comparso su Youtube nel 2007. All’inizio la produzione – la Alrugo Entertainment, un gruppo di cinque ragazzi australiani alcuni dei quali con chiare origini italiane – ha pubblicizzato la fantomatica pellicola come se si trattasse di un film d’azione italiano anni Sessanta andato perso. L'idea ha funzionato: la South Australian Film Corporation ha scucito i fondi per realizzare dieci webisodes andati in onda nel 2008. La serie ha avuto un buon successo online, anche se poi il gruppo degli autori si è sciolto nel 2010. Da poche settimane è comparsa una versione "complete & uncut" della pellicola.
Un po’ exploitation, Italian Spider-Man è soprattutto un nuovo capitolo e insieme una parodia di un genere, se così si può chiamare, in cui il supereroe viene de-americanizzato e calato in un contesto del tutto nuovo, per lui inconsueto. Se per esempio non vi dice nulla il nome Pavitr Prabhakar, sappiate che si tratta della versione in salsa indiana di Peter Parker: Spider-Man: India è stato un fumetto di discreto successo nel suo paese d’origine, tanto da essere pubblicato persino negli Stati Uniti nel 2005.
Non bisogna poi dimenticare Takuya Yamashiro, ovvero lo Spider-Man giapponese, protagonista di due serie tv a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, a cui non mancava il senso del drammatico (in molti episodi si presentava come il "messaggero dall’Inferno, Spider-Man") e che soprattutto godeva della protezione di Leopardon, un gigantesco robot alto quarantacinque metri. C’è poi anche 3 Dev Adam, film turco del 1973 in cui Capitan America viene chiamato in Turchia per combattere contro un malvagio (e fuori forma) Spider-Man, vestito con un costume più verde che rosso.
E ora arriva lo Spider-Man nostrano. Poco tecnologico, decisamente poco atletico, sicuramente il più simpatico dei quattro Uomini Ragno “stranieri”. La trama di Italian Spider-Man è ridicola, ovviamente, e racconta di un asteroide caduto dal cielo che regala il potere di duplicare persone e cose. Il professor Bernardi affida a Spider-Man la custodia dell’asteroide, ma il cattivissimo Capitan Maximum incombe e vuole impossessarsene. E ce la fa, salvo poi rimettere in palio il bottino in una gara di surf con Italian Spider-Man…
Il film – quaranta minuti – è una sequela di gag e scene sempre più demenziali con effetti speciali a budget sotto zero. Buona visione.
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