Raimi sceglie Green Goblin, alias Norman Osborn, un vero classico presente sulla testata

Secondo Webb il film verterà principalmente sul percorso di crescita di Peter, un adolescente alla ricerca del padre perduto destinato a trovare, finito il percorso, l'uomo che vorrà diventare. Se Raimi si era ispirato alla storia di Spiderman degli anni Novanta, in alcuni casi riuscendo a precorrere alcuni trend narrativi poi ripresi da diversi autori nel fumetto, non ultimo J. Michael Straczynski, Webb sembra strizzare ampiamente l'occhio, come molti degli ultimi lungometraggi della Casa delle Idee, più al personaggio ultimate che a quello classico.
Una rilettura di tutti i protagonisti di spicco del panorama Marvel in chiave moderna, l'universo Ultimate è stato creato all'inizio del millennio quasi come una provocazione, come un cambio di paradigma ed un mezzo per liberarsi dai più stretti e dannosi legami di continuity gravanti sulla principale linea temporale. Sfuggito di mano agli ideatori per l'enorme impatto avuto sul pubblico vive ormai di vita propria, luogo prediletto in cui gli sceneggiatori più capaci possono sfogare la propria creatività quasi senza briglie. Come nel film di Webb il Peter Parker ultimate, creato dal genio di Brian Michael Bendis, torna ad essere adolescente, addirittura quindicenne, orfano di entrambi i genitori e soprattutto con una ingombrante figura paterna con cui fare i conti. Sia Bendis che Webb scelgono un genitore scienziato per Peter, quasi un simbolo o un ideale per un adolescente con pochi punti di riferimento, qualcuno che ha lasciato un sentiero da seguire, lasciando però aperta al figlio la scelta su come seguirlo. Sia il regista che l'attore Andrew Garfield concordano infine nell'aver cercato di dare alla vita un'immagine dell'alter ego di Spiderman come un orfano temprato da pesantissimi eventi ma dotato di quell'eccessiva sensibilità verso chi lo circonda destinata a trasformarlo in un eroe. Controcorrente invece rispetto all'universo ultimate la scelta della protagonista femminile, una Gwen Stacy molto più legata all'originale rispetto alla nuova rilettura. Invece di aggiornarne la figura in chiave ragazza dura ed indipendente, secondo lo stile di Bendis, Webb sceglie di rappresentare il primo e tragico amore di Spiderman come una giovane donna legatissima alla famiglia ed amante della scienza, argomento comune fra lei e Parker.
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