Si intitola Livido il romanzo che vince la quarta edizione del Premio Letterario Odissea per romanzi inediti di fantascienza, fantasy e fantastico. Ambientato in un mondo di un futuro non molto lontano in cui la spazzatura è diventata fonte di sostentamento per intere classi sociali, che vivono dell'arte del riciclo. "Palta", viene chiamata: un mare di sudiciume nel quale cercare oggetti di valore, pezzi di tecnologia funzionanti, riparabili o riciclabili. Un mare dal quale i disperati che vivono ai margini della città, come antichi pescatori, ricavano con pazienza e fatica, e talvolta anche affrontando gravi pericoli, il proprio sostentamento.
È in queste atmosfere che prende corpo la storia di Peter Pains e del suo amore impossibile per Alba Vincente, un amore ostacolato dal perfido fratello di Peter, Charlie, e che trasformerà la vita di Peter in una caccia continua, alimentata dall'energia inesauribile del livore della pelle e dell'animo.
L'autore è Francesco Verso, nato e Bologna ma da molti anni residente a Roma, un passato nell'informatica, da qualche anno scrittore quasi a tempo pieno; collaboratore della rivista connettivista NeXT e della casa editrice Kipple. Finalista al premio Urania nel 2004 col romanzo Antidoti umani, Verso riesce a vincere il premio qualche anno dopo con e-Doll, pubblicato su Urania nel 2009. Pubblica racconti su varie riviste, tra cui Robot. Infine partecipa al Premio Odissea con Livido che risulta vincitore.
Il romanzo sarà pubblicato nei primi mesi del 2013 nella collana Odissea.
Ricordiamo gli altri finalisti, tutti romanzi di qualità: L'inconoscibile di Roberto Vaccari; Senza Preavviso di Andrea Franco, Macchia di Corrado Neri, La Locanda della Quercia Incantata di Daniela Ferraro Pozzer.
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