Continua l'infornata di film che raccontano nei modi più disparati la fine del mondo, sulla base di profezie o eventi più o meno attendibili. Dopo pellicole catastrofiche, intimiste, o brillanti, come la prossima Seeking a friend for the end of the world, a giugno sarà la volta di un grosso calibro come Abel Ferrara, autore e regista discusso e controverso, a presentarci la sua personale visione di come andrà a finire l'umanità, ma soprattutto il modo in cui vivrà il suo ultimo giorno.
4:44 Last day on Earth è il titolo che dice già tutto. Cisco e Skye sono una coppia di innamorati che vive nell'attico di un grattacielo di New York. Lei è una giovane pittrice di talento, lui è un attore di successo. Sembra tutto normale, ma normale non è perché il giorno successivo, alle 4:44 del mattino, arriverà la fine del mondo. E sarà più rapida e cruenta di qualunque altra fine del mondo sia mai stata immaginata, poiché non lascerà superstiti. Mentre tutto il pianeta si agita tra spiegazioni scientifiche, dibattiti televisivi, fanatismi religiosi e ricerca disperata di qualche ultima soluzione, i due vivono il loro ultimo giorno chiarendo tutti i punti oscuri del loro rapporto e trovando un senso negli ultimi minuti trascorsi insieme.
Il film, una produzione indipendente mista americana, svizzera e francese, venne presentato alla scorsa edizione del festival di Venezia, e verrà ripresentato all'imminente edizione del Biografilm Festival di Bologna, che ha una nutrita sezione dedicata ai film sulla fine del mondo e affini. Ed è un film in cui cè tutto Abel Ferrara e le sue atmosfere, già viste in altre pellicole come New Rose Hotel, trasposizione del famosissimo racconto di William Gibson, o in Go go tales, ultimo suo film risalente al 2007. Ferrara, che come consuetudine ha scritto anche la sceneggiatura, mostra la fine del mondo senza entrare troppo in dettagli tecnici, ma semplicemente esplorando le reazioni di una coppia comune, presa come esempio di cosa il mondo civile potrebbe fare se tutti i suoi riferimenti crollassero nel giro di una notte.
A rendere bene il disorientamento di chi vive la catastrofe imminente un ottimo Willem Dafoe nei panni di Cisco, già protagonista in New Rose Hotel e che ha incrociato spesso la fantascienza, da eXistenZ a Spider-Man 2, da Daybreakers al recente John Carter. Sua partner è la giovane Shanyn Leigh, già vista in Go go tales e in Nemico pubblico. Completano il cast Natasha Lyonne (Blade:Trinity) e Paul Hipp. Come detto il film uscirà in alcuni paesi mentre una data di distribuzione certa per l'Italia ancora non c'è. C'è però un trailer, uscito a dire il vero alla fine dello scorso febbraio, e che qui proponiamo. Insomma, secondo Ferrara la fine del mondo è prima di tutto un fatto personale, con cui fare i conti tra le mura di casa. E da aspettare cercando di godersi al meglio ciò che resta, in attesa del mattino.
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