21 Ottobre 1949. È appena stato pubblicato 1984, capolavoro distopico di George Orwell. Diciassette anni prima era uscito un altro caposaldo del genere, ovvero Il mondo nuovo di Aldous Huxley. Il sito lettersofnote.com, che ospita lettere "degne di un pubblico più ampio", ha appena pubblicato una missiva in cui Huxley scrive al suo compatriota brittannico Orwell per ringraziarlo della copia del libro ricevuta. Orwell si sarà sentito in dovere di fargliela avere dal momento che Huxley era stato il suo insegnante di francese all’Eton College nel 1917 e del resto le opere del maestro hanno poi esercitato una dichiarata influenza sull’allievo. Tanto che Huxley traccia un affascinante (e tetro) percorso che porta da 1984 a Brave New World. Sentite qui.
"La filosofia della classe al potere in 1984 è una forma di sadismo portato alle estreme conseguenze e verso la sua soluzione logica: andare oltre il sesso e negarlo. Credo che le oligarchie troveranno forme più efficienti di governare e soddisfare la loro sete di potere e saranno simili a quelle descritte in Il mondo nuovo."
Huxley continua affermando di aver studiato le teorie dell'ipnotismo e di essere rimasto stupito di come – per oltre cent’anni – il genere umano sia riuscito a ignorare le scoperte di Mesmer, Braid, Esdaile e altri. Siamo alla fine degli anni Quaranta e Huxley già da tempo ha manifestato interesse per teorie della conoscenza alternative, parapsicologia compresa, tanto che ha elaborato una sua personale teoria sull’ipnosi: "Essendo il materialismo oggi la cultura prevalente, gli studiosi evitano di affrontare gli aspetti più strani della psicologia umana, mentre i politici non applicano forme di ipnosi. È per questo che la rivoluzione finale è slittata di qualche generazione".
Ma il momento sta arrivando, perché – nella visione di Huxley - la psicoanalisi sta di nuovo avvicinandosi all’ipnosi. "E tutto diventa più facile grazie ai barbiturici, con i quali si può indurre uno stato di ipnosi anche nei soggetti più recalcitranti."
Ed ecco la predizione: "Entro la prossima generazione chi tiene le redini del mondo scoprirà che il condizionamento infantile e l'ipnosi indotta dalle droghe sono strumenti di dominio ben più efficaci di armi e prigioni. E che la sete di potere può essere soddisfatta nella sua pienezza inducendo le persone ad amare il loro stato di schiavitù, piuttosto che ridurle all’obbedienza a suon di frustate e calci. Insomma, penso che l’incubo descritto in 1984 sia destinato a evolversi in quello descritto in Il nuovo mondo, se non altro come esito di una necessità di maggiore efficienza".
Il link alla lettera nella sua interezza (e in inglese) è fra le Risore in rete. Condividete l'idea di Huxley, ovvero che le forme di dominio descritte in 1984 siano più sadiche, e quindi meno efficienti, di quelle di Il nuovo mondo?
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