Ma non è solo la prosa a catalizzare il Connettivismo: anche la poesia può essere un veicolo di indagine dei temi fondamentali del movimento, com’è stato sostenuto da Giovanni Agnoloni e Alex Tonelli nello spazio che ha seguito Neuronica. Secondo i due relatori la prosa non è sufficiente a carotare la realtà, le inquietudini verso il futuro nella profondità della sua essenza e delle sue emozioni. Lo strumento maggiormente idoneo nella ricerca di questo valore aggiunto (il cosiddetto “Oltre”) è appunto la poesia, e non è un caso che a farlo presente sia stato il curatore della raccolta “Concetti spaziali, Oltre – Silloge connettivista”. Se per Mastrapasqua la parola è una velleitaria rappresentazione di uno schema irreale e, pertanto, non rappresentabile, per Agnoloni la parola è “elemento dello scandalo della ragione e di innesco dell’intuito, capace di ricollegare il significante al significato”. Due interpretazioni che appaiono piuttosto distanti e che testimoniano la vivacità della dialettica interna all’area del fandom che si riconosce nelle righe del Manifesto del Connettivismo.Non è comunque l’unica manifestazione di questo fenomeno che l’FFM abbia offerto. Infatti mentre nel panel curato da Agnoloni e Tonelli, così come in quello di De Matteo e Mastrapasqua, si intravedeva e si auspicava la possibilità di un’evoluzione del fantastico che abbandonasse certi meccanismi consolidati per infiltrarsi nel fertile terreno del mainstream, Tonani nello spazio che lo riguardava invitava a non rinunciare all’identità della sci-fi, alle sue origini e alle sue traiettorie, anche a rischio di cadere nel cliché, pericolo comunque preferibile all’alternativa. La differenza di posizioni è evidente e tangibile, ma soprattutto appare oltremodo salutare rispetto a un’omologazione che porterebbe inevitabilmente alla stagnazione e all’autoreferenzialità.Il Fanta Festival Mohole 2012 si è chiuso con uno spettacolo musicale di Lukha B. Kremo, con testi e musica elettronica da lui composte e che hanno rievocato lo stesso tipo di sensibilità di cui avevano parlato nel panel precedente Agnoloni e Tonelli.

Nel cercare di trarre un bilancio della manifestazione è necessario sottolineare l’abbondanza dei contenuti, peraltro di notevole spessore e interesse, e l’enorme varietà della galleria di fantastico presentata (dalla narrativa al cinema, dal fumetto alla musica, dalla televisione alla poesia).

Per contro, va rilevato come l’affluenza di pubblico sia stata inferiore alle attese, specie alla luce di quanto l’evento era stato pubblicizzato, attraverso canali web e non.

Si è trattato comunque di una prima edizione, e la storia insegna che le rassegne completamente nuove faticano ad attecchire presso il grande pubblico (basti pensare agli inizi di Science plus Fiction).

Staremo a vedere come andranno le cose all’FFM 2013.

Note

[i] http://teatro.mohole.it, http://scuola.mohole.it   

[ii] Il Manifesto del Connettivismo è reperibile su NeXT-Station   

[iii] Il video è disponibile su Youtube    

[iv] Rispettivamente Urania n°1521 e Urania n°1574.   

[v] I quattro episodi possono essere acquistati su Amazon   

[vi] Il racconto è uscito, tra l’altro, su Delos n°133   

[vii] Sia il promoclip che l’omaggio al Connettivismosono visibili su Youtube.